Traffico illecito di rifiuti, chieste 25 condanne al gotha dei costruttori della città (2 anni e 6 mesi per l’ex sottosegretario Santino Pagano)
Per alcuni anni i principali costruttori della città si sarebbero rivolti al gruppo dei Mancuso per smaltire illegalmente a basso costo i loro rifiuti di cantiere in un sito abusivo nascosto tra i boschi di Gravitelli, il loro “territorio d’appartenenza” storico sin dalla seconda guerra di mafia degli anni ’80.
Un traffico di rifiuti speciali di grandi proporzioni smantellato dalla Dda e della Finanza (un’indagine del novembre 2022 della Guardia di finanza, gestita all’epoca dalla sostituta della Dda Rosanna Casabona), che ha portato a suo tempo a diverse misure cautelari e poi a un processo.
Ieri la sostituta della Dda Francesca Bonanzinga ha concluso la sua requisitoria. E ha poi depositato una nota con cui ha ribadito le sue argomentazioni finali: 25 richieste di condanna e 2 d’intervenuta prescrizione al processo per i riti ordinari davanti alla sezione penale del tribunale presieduta dalla giudice Maria Eugenia Grimaldi.
Ecco quindi il dettaglio completo delle richieste di pena formulate ieri mattina dalla sostituta della Dda Francesca Bonanzinga in rappresentanza della Procura: Giovanni Alberti, 2 anni e 6 mesi di reclusione; Giuseppe Salvatore Alberti, 2 anni e 6 mesi; Salvatore Amato, 2 anni; Amedeo Branca, 2 anni; Letterio Caronella, 2 anni e 6 mesi; Rosario De Domenico, 2 anni e 6 mesi; Domenico De Luca, 2 anni e 6 mesi; Giovanni Denaro, 2 anni; Antonio Frasson, 2 anni; Felice Giunta, 2 anni; Roberto Giunta, 2 anni; Giuseppe Iudicone, estinzione del reato per intervenuta prescrizione; Mario Lombardo, estinzione del reato per intervenuta prescrizione; Giuseppe Lupò, 2 anni e 6 mesi; Daniele Mancuso, 9 anni e 6 mesi e prescrizione per alcuni capi d’imputazione; Giuseppe Mancuso, 8 anni e 85 mila euro di multa; Giuseppe Mangano, 3 anni e 6 mesi; Antonino Mangraviti, 2 anni; Giacomo “Claudio” Mangraviti, 2 anni; Massimo Mangraviti, 2 anni; Santino Pagano, 2 anni e 6 mesi; Giuseppe Puliafito, 5 anni e 6 mesi più 85 mila euro di multa; Anna Rosaria Siracusano, 2 anni; Antonino Triscari, 2 anni; Barbara Urso, 2 anni; Filippo Vinciullo, 2 anni; Vincenzo Vinciullo, 2 anni.
Per le ditte Sofia.it soc. coop. sociale onlus e Co.m.mam. srl. la pm Bonanzinga ha poi chiesto la condanna della sanzione pecuniaria di 600 quote, oltre alla confisca di quanto era già oggetto di sequestro.
L'INDAGINE.
La discarica si trovava in contrada Corrao a Gravitelli, e le società coinvolte sarebbero state legate a «soggetti contigui a blasonati clan di matrice mafiosa attivi nella zona sud della città. Sono state le immagini satellitari a immortalare i camion mentre scaricavano lo “sterro” proveniente da diversi cantieri. Per un totale di circa 2.978 metri cubi. La discarica ha poi compromesso il suolo anche nell’area circostante, ed è a monte di un torrente, il Portalegni, che si trova sulle colline di Messina, a soli due km dal centro cittadino.