L’incidente sul lavoro a Ritiro e la morte di Salvatore Ada: in due vanno a processo
Si è conclusa con due rinivii a giudizio l’udienza preliminare per l’incidente sul lavoro che portò alla morte Salvatore Ada, l’operaio 55enne deceduto il 12 ottobre del 2022 nell’incidente avvenuto al magazzino di stoccaggio dei cantieri del viadotto Ritiro. Ieri mattina – scrive oggi Gazzetta del sud – s’è chiusa l’udienza preliminare davanti alla gup Arianna Raffa. La vicenda nei mesi scorsi, rispetto ai quattro indagati iniziali, aveva registrato la richiesta di archiviazione per Paolo Toto, rappresentante della società che ha in affidamento i lavori, e per la stessa società appaltatrice, la Toto Costruzioni Generali spa, con sede a Chieti. Erano rimasti quindi nel novero degli indagati l’ingegnere d’origini israeliane Dan Alpern e il geometra Natale Bommara, rispettivamente direttore e responsabile del cantiere. Sono loro adesso i due imputati in udienza preliminare, assistiti dall’avvocato di Reggio Calabria Carlo Morace, con l’ipotesi di reato di omicidio colposo.
I due sono stati rinviati entrambi a giudizio con l’accusa di omicidio colposo. Accolta quindi la richiesta della pm Francesca Bonanzinga, che ieri rappresentava la Procura.
In questa vicenda sono parti offese i familiari del povero Ada, che sono rappresentati dagli avvocati Filippo Mangiapane e Vincenzina Colaci, e poi gli avvocati Giuseppe Ciminata e Carmelo Mostaccio.