Esplosione alla centrale elettrica di Suviana nel bolognese: tra le vittime Vincenzo Franchina di Sinagra (Messina)
Immane tragedia ieri pomeriggio nel comune di Camugnano, in provincia di Bologna, dove intorno alle 15 un’esplosione ha squarciato la centrale elettrica di Enel Green Power della frazione di Bargi, costruita sul lago artificiale di Suviana, causando morti e feriti. Ancora provvisorio, purtroppo, il bilancio che investe anche la provincia di Messina, con una vittima. Si tratta di Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra, morto nel gravissimo incidente.
Secondo le prime informazioni diffuse dalle agenzie di stampa una turbina sarebbe esplosa all’ottavo piano sotto lo zero, scatendando prima un incendio a cui é seguito l’allagamento del nono piano, con il crollo di un solaio.
Nell’esplosione e nel successivo crollo sono rimasti coinvolti 15 tecnici, tutti di ditte esterne, di cui uno che a quanto pare era un ex dipendente Enel impiegato come consulente per queste società, che lavoravano a degli adeguamenti della centrale. Tre di loro, che si sarebbero trovati all’ottavo piano, sono morti sul colpo e sono stati individuati i corpi: si tratta di Pavel Petronel Tanase, nato in Romania, di Settimo Torinese, di 45 anni, Mario Pisano, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto), 73 anni e – come detto – Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra.
Altre 5 persone sono rimaste gravemente ferite. Sono state soccorse e ricoverate negli ospedali di Parma, Cesena, Bologna e Pisa, mentre 3 sono rimaste miracolosamente illese.
Sul posto dodici squadre dei vigili del fuoco, di cui due di sommozzatori e due specializzate nella ricerca sotto le macerie: stanno lavorando ininterrottamente fino a 40 metri sottoterra, su 70 complessivi di profondità della centrale, per recuperare i dispersi, che sono 4. Si spera e si prega che possano aver trovato riparo, dopo l’esplosione e di trovarli vivi.
Non é possibile, al momento, ipotizzare le cause dell’incidente, viste le condizioni dei luoghi. Saranno fondamentali le testimonianze di chi era sul posto al momento dell’esplosione. Uno dei piani coinvolti é allagato a causa dell’acqua di raffreddamento fuoriuscita dal trasformatore. I locali sono sommersi e i soccorsi complicatissimi. Impossibile, quindi, al momento effettuare sopralluoghi per comprendere le cause del terribile incidente.
Sul luogo del disastro il prefetto di Bologna Attilio Visconti e il procuratore capo della Procura di Bologna, Giuseppe Amato. “Adesso è il momento della ricerca, poi sarà il momento di capire che cos’è successo”, ha detto alla stampa. “In questa fase stiamo cercando di capire che cos’è successo, faremo un’iscrizione di natura tecnica del fascicolo nei prossimi giorni per eseguire gli accertamenti urgenti che sono in primo luogo quelli sulle salme, verificheremo se è necessario o no procedere alle autopsie e poi dopo faremo gli approfondimenti” ha aggiunto.
Cordoglio e apprensione da parte del mondo delle istituzioni, che stanno monitorando costantemente la situazione. Ma c’è anche rabbia per l’ennesimo incidente sul lavoro. Alla luce della strage Cgil e Uil hanno incrementato da 4 ad 8 ore lo sciopero già indetto per giovedì 11 aprile che coinvolgerà tutti i settori, pubblici e privati, in tutta l’Emilia-Romagna, con una manifestazione a Bologna che prevede un concentramento in piazza XX settembre.