La bancarotta dell’Ascom Finance. Il pm chiede la condanna di Corona
I primi bagliori dell’inchiesta risalgono addirittura al 2010. E ancora oggi, a distanza di quattordici anni, parliamo di un processo per bancarotta a carico dell’ex deputato regionale messinese Roberto Corona, storico esponente della vecchia Dc messinese.
Già, perché ieri mattina s’è registrata la requisitoria dell’accusa per il troncone messinese del processo sulla bancarotta Ascom Finance, declinata per intero era “Ascom Finance – Società cooperativa di garanzia collettiva Fidi scarl”, collegata alla Camera di Commercio. Un caso che negli anni scorsi fu al centro di un’inchiesta tra Messina e Roma per il “buco nero” sui bilanci che portò poi al fallimento.
A Roma si è concluso tutto già da un pezzo. Era il febbraio del 2016, Corona fu condannato a 3 anni di reclusione dai giudici della quarta sezione penale.
Ieri invece a Messina, davanti alla sezione penale presieduta dalla giudice Maria Eugenia Grimaldi, è stato il pm Giuseppe Adornato a concludere per l’accusa. E ha chiesto la condanna di Corona per la bancarotta a 2 anni e 9 mesi, una pena da considerare “in continuazione” con quella decisa a Roma, quindi globalmente la pena finale richiesta è di 5 anni e 9 mesi di reclusione.
Una condanna il pm l’ha chiesta anche per uno solo dei coimputati, l’ex deputato regionale Fabio Mancuso, anche in questo caso “in continuazione” con la sentenza romana, pena finale 4 anni e 9 mesi (a Roma Mancuso patteggiò la pena di un anno e 6 mesi).
Per gli altri quattro coimputati di questo procedimento il pm Adornato ha chiesto invece ai giudici l’assoluzione, con la formula “per non aver commesso il fatto”. Si tratta dell’ex presidente del CdA della Ascom Finance Vincenzo Musmeci, della segretaria romana Xenia Orlando Vinci, di Domenico Consolo e infine di Amedeo Musiani.
Sempre ieri mattina dopo il pm sono intervenuti i legali di parte civile, l’avvocato Corrado Rizzo per la curatela fallimentare, e l’avvocato Fulvio Sammartano per la Camera di Commercio. Sarà invece l’11 giugno la giornata delle difese, quando prenderanno la parola gli avvocati Nino Favazzo, Francesco Messina, Fabio Viglione, Annamaria Lombardo, Tito Milella e Giuseppe Puglisi Allegra.
Nell’ottobre del 2012 l’on. Corona fu arrestato dopo l’inchiesta della Procura di Roma su Ascom Finance. In quella vicenda rispondeva di concorso in bancarotta, del reato associativo, di ostacolo all’attività di vigilanza, e anche di finanziamento illecito ai partiti. Nel processo di Messina l’accusa è solo di bancarotta. La società secondo la Procura non aveva i requisiti per emettere fidejussioni, ma era riuscita a emettere 4100 polizze per 500 milioni, garantendosi premi per oltre 14 milioni. La Ascom Finance fu poi dichiarata fallita a Messina nell’agosto del 2013, su istanza della Procura di Roma. Fonte: Gazzetta del sud