DROGA E TELEFONI: Vanno in carcere la dottoressa Antonella Campagna e l’infermiera Maria Rosa Genovese
Il presidente Giovanni De Marco, in funzione di giudice delle indagini preliminari, ha deciso di accogliere le richieste della procura e ha deciso per la custodia in carcere per la dottoressa Antonella Campagna e l'infermiera Maria Rosa Genovese.
Per il Gip Giovanni De Marco sussistono “gravi ed univoci indizi di reità a carico di entrambe le indagate”. Oltre alla sussistenza dei gravi indizi di reità, “sussistono le esigenze cautelari e in particolare “il concreto pericolo di reiterazione di analoghe condotte criminose”.
Ieri pomeriggio, durante l'udienza preliminare era stata chiesta dal pubblico ministero Emanuela Scali della Procura di Barcellona, diretta dal procuratore Giuseppe Verzera, la custodia cautelare in carcere per la dottoressa Antonella Campagna, 41 anni di Messina e per l'infermiera Maria Rosa Genovese, 63 anni di Barcellona, entrambe accusate in concorso tra loro, per avere introdotto illegalmente nella Casa circondariale droga, telefoni cellulari ed attrezzature tecnologiche.
Si tratta di tre panetti di hashish, di telefonini di varie tipologie, caricabatterie, power-bank, cavi per telefoni e numerose sim per apparecchi di diversi operatori telefonici, e perfino un set completo di chiavette ottagonali di diverse dimensioni utilizzate per aprire placchette degli impianti elettrici affisse da viti alle pareti delle celle. Sequestrata anche una pen drive usb con all'interno file musicali neomelodici.
Tutto materiale rinvenuto nella disponibilità delle due persone indagate che lo avevano riposto all'interno dei rispettivi armadietti personali collocati nella portineria del carcere.