L’ARRESTO DI MAURIZIO CROCE, IL PD: “SI DIMETTA DA TUTTE LE CARICHE RICOPERTE”
Anche il Partito democratico è intervenuto sull'arresto del consigliere comunale Maurizio Croce con un documento del coordinamento provinciale che pubblichiamo di seguito:
I fatti alla base dell’indagine della Guardia di Finanza in cui risulta coinvolto, tra gli altri, il consigliere ed ex candidato Sindaco del centro destra Maurizio Croce, dimostrano quello che il Partito Democratico di Messina ha sempre sostenuto, ovvero l’evidente conflitto di interessi e conseguente incompatibilità tra le due cariche di consigliere comunale e di Soggetto Attuatore.
Inoltre, sulla predetta incompatibilità si è, tra l’altro, espressa anche l’Avvocatura Distrettuale dello Stato, con due pareri del maggio 2023. Le dette circostanze, per quanto lapalissiane, non hanno convinto i consiglieri comunali di centrodestra i quali hanno bocciato la relativa delibera avente ad oggetto la decadenza del consigliere Croce attesa la sopravvenuta ineleggibilità e conseguente incompatibilità. È evidente ai più che alla base della conseguenza definitiva consistente nella decadenza predetta vi è l’intenzione del Legislatore e nazionale e regionale di evitare situazioni generanti conflitti di interesse come quella oggetto dell’odierna cronaca
Oggi il tema dell’incompatibilità del consigliere Croce può apparire un fatto secondario rispetto al grave impianto accusatorio emerso dall’indagine, ma, invero, proprio il rispetto delle normative richiamate, sul solco dei principii costituzionali di trasparenza e imparzialità, garantisce dalle disfunzioni oggi emerse. E’ la confusione dei ruoli, l’essere contemporaneamente il controllore e il controllato, che determina poi casi di mala gestione della cosa pubblica. Su quest’ultimo punto della commistione dei ruoli dovrebbe interrogarsi il presidente della Regione, al quale più volte è stata segnalata tale grave discrasia, segnalazione rimasta inascoltata.
Pertanto dalla situazione odierna possiamo trarre un insegnamento per tutti, ovvero che i principii generali patrimonio dell’intera comunità non devono essere mai messi da parte per mera appartenenza politica o per preservare equilibri di potere.
Sulla vicenda giudiziaria ci affidiamo totalmente alla magistratura, tuttavia la gravità delle accuse impone una presa di coscienza da parte delle forze politiche e in particolare da parte della coalizione di centrodestra con la conseguente assunzione dei comportamenti volti a preservare l’istituzione Consiglio comunale da qualsiasi nocumento, ragione per la quale riteniamo doverose e indifferibili le dimissioni del dott. Croce da tutte le cariche ricoperte.