Truffa nell’assistenza agli anziani, sequestrate tre società a commercialista messinese Michele Nigrelli
Scoperta l’ennesima truffa nell’ambito del settore dell’assistenza agli anziani. La Dia di Messina ha dato esecuzione ad un provvedimento emesso dalla sezione Misure di Prevenzione del tribunale di Messina con il quale è stato disposto il sequestro di tre società del valore di circa 200mila euro, del commercialista 64enne originario di Reitano Michele Nigrelli, da anni titolare di uno studio professionale a Mistretta. Si tratta della “Accoglienza s.r.l.s.”, della “Pipo s.r.l.s.” e della “Archidea Studio di Michele Nigrelli e Renata Sciortino s.n.c.”. Il professionista è assistito dagli avvocati Alessandro Pruiti e Baldassarre Lauria.
Le attività d’indagine, coordinate dal procuratore aggiunto Vito Di Giorgio, scaturiscono da una serie di approfondimenti investigativi condotti dalla Dia successivamente al sequestro di beni che all’inizio del 2023 aveva riguardato l’ingente patrimonio del professionista, stimato in circa 12 milioni di euro, già destinatario di vari provvedimenti cautelari e patrimoniali.
Attraverso le indagini è stato possibile ricostruire come il professionista, attraverso una società intestata formalmente a terzi compiacenti sia riuscito a curare un settore di operatività, quello dell’assistenza anziani, non più appannaggio di un’altra cooperativa che era stata colpita dal precedente provvedimento di sequestro. Nel corso degli accertamenti sono state individuate anche due imprese operanti nel settore edile e della consulenza fiscale, ritenute riconducibili al professionista in quanto il loro capitale sociale è risultato detenuto anche dai familiari di quest’ultimo. Anche queste imprese, come la prima, sono state sottoposte a sequestro.
In occasione del maxi sequestro di inizio 2023 i magistrati delle Misure di Prevenzione avevano scritto: «Appare sin qui evidente come la strumentalizzazione dell’attività di consulente fiscale del Nigrelli si sia estrinsecata, nel corso di circa un ventennio, nell’abusiva captazione di finanziamenti ed erogazioni pubbliche, reati che gli hanno consentito di conseguire ingenti profitti. A maggior riprova di quanto appena affermato appare necessario esaminare gli esiti dei plurimi procedimenti penali che in più occasioni hanno interessato l’odierno proposto, il suo nucleo familiare oltre ai soliti accoliti che nel corso degli anni lo hanno, a vario titolo, coadiuvato nelle condotte sin qui evidenziate».