Ai domiciliari per stalking in casa combina di tutto, la polizia trasferisce in carcere ventenne
Ieri i poliziotti del commissariato di Milazzo hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa di misura cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Barcellona Pozzo di Gotto, nei confronti di un ventenne milazzese, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per stalking nei confronti della ex compagna.
Il provvedimento restrittivo in carcere è stato disposto in aggravamento della precedente misura degli arresti domiciliari, poiché - a seguito di indagini espletate dal personale del commissariato di Milazzo, coordinate dalla procura di Barcellona Pozzo di Gotto diretta da Giuseppe Verzera - veniva accertato che il giovane si rendeva responsabile della violazione delle prescrizioni degli arresti domiciliari, tra cui quella di non comunicare con persone diverse dai coabitanti, anche con il mezzo del telefono e dei social.
In particolare, l'uomo, in spregio ai divieti, riceveva - all’interno dell’abitazione dove scontava gli arresti - numerose persone e, in una circostanza, giungeva al punto di farsi immortalare in una fotografia che lo ritraeva in compagnia di un soggetto non autorizzato, pubblicata sui social.
Inoltre, durante l’espiazione degli arresti domiciliari, l’imputato rendeva la convivenza insopportabile ai familiari, giungendo anche ad aggredire uno di loro e costringendoli a lasciare l’abitazione. Dopo le formalità di rito, gli agenti del Commissariato di Milazzo hanno trasferito il ragazzo alla Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.