La gang del “Cavallo di ritorno”: in appello decise cinque condanne
Si conclude anche in appello con cinque condanne, ma ridotte, il processo sui furti di auto e motorini con la tecnica del cosiddetto “Cavallo di ritorno”, ovvero il pagamento di un riscatto per la restituzione del mezzo, che fu scoperto nel 2021 al rione Giostra con un’indagine condotta dalla Procura e dalla Guardia di Finanza.
Si tratta di uno stralcio del procedimento che riguarda i cinque indagati che a suo tempo davanti al gup in udienza preliminare scelsero il giudizio con il rito abbreviato. La sentenza si è avuta nella tarda serata di ieri da parte della prima sezione penale della corte d’appello presieduta dal giudice Antonino Giacobello.
Le condanne in appello hanno riguardato Alessio Nostro (5 anni e 6 mesi), Alfonso Gabriele Fratacci (2 anni e 8 mesi), Gaetano Batessa (3 anni, 6 mesi e 20 giorni), Nunzio Buscemi(un anno e 6 mesi) e Pietro Micali (3 anni, 5 mesi e 10 giorni). Per Buscemi i giudici hanno accordato il beneficio della sospensione della pena con la perdita di efficacia della misura cautelare, per Fratacci hanno revocato le pene accessorie.
Ad assistere gli imputati gli avvocati Salvatore Silvestro, Alessandro Billè, Alessandro Trovato, Cinzia Panebianco e Daniela Garufi.