Celebrazione dei 50 anni di successo dell’Associazione Orchestra da Camera di Messina
Di Alessia Di Fiore – Oggi, nella maestosa cornice della Chiesa dello Spirito Santo, l’Associazione Orchestra da Camera di Messina ha festeggiato con grande orgoglio cinque decenni di eccezionale attività artistica. Fondata come Associazione nel lontano 1974, questa straordinaria orchestra ha lasciato un’impronta indelebile sulla scena musicale messinese. L’incrollabile impegno di un gruppo di giovani talentuosi musicisti messinesi, guidati dal Maestro Padre Vincenzo Modaro, è stato il seme da cui è germogliato un patrimonio musicale che oggi è considerato uno dei più rilevanti della cultura locale. Una delle caratteristiche distintive di questa orchestra è stata la sua capacità di inaugurare importanti monumenti in tutta la Sicilia con le sue straordinarie performance musicali. Tra questi eventi indimenticabili, ricordiamo l’apertura musicale al Monte di Pietà di Messina, al Duomo antico nel Castello di Milazzo, al Teatro “Casalaina” di Novara di Sicilia, al Teatro Greco di Aidone nell’area archeologica di Morgantina e molto altro ancora. Ciò che rende davvero speciale l’Associazione Orchestra da Camera di Messina è il suo impegno a portare la musica colta a luoghi spesso trascurati e a persone che di solito rimangono lontane da questo genere di espressione artistica. Essi mantengono viva la loro missione di essere uno “strumento di conoscenza e diffusione della musica colta” in contesti che ne traggono beneficio. Un segno tangibile del loro impatto è l’eccezionale successo di molti giovani musicisti che hanno fatto parte di questa orchestra e che ora sono docenti o direttori di conservatorio, direttori d’orchestra, solisti di fama o membri di prestigiose orchestre italiane. In cinque decenni di intensa attività, l’Associazione ha portato la musica a più di 500 concerti in 186 comuni siciliani, eseguendo oltre 200 titoli del repertorio classico italiano ed europeo. Questi numeri testimoniano l’immenso sforzo produttivo e organizzativo che l’Associazione ha dedicato alla diffusione della bellezza musicale. Un aspetto unico dell’Orchestra è la sua mancanza di un direttore stabile, in linea con il proprio statuto. Ogni volta, la direzione artistica è affidata a musicisti con comprovata esperienza sia nell’esecuzione che nell’interpretazione musicologica. Nomi illustri si sono alternati sul podio, tra cui il fondatore Vincenzo Modaro, Claudio Ruecave/a, Faquale Menchise, l’argentino Edoardo Hubert e il viennese Juan Kamar, solo per citarne alcuni. Uno dei talenti di spicco che ha contribuito a questa straordinaria avventura musicale è Gianfranco Nicoletti. Dotato di un talento musicale eccezionale sin dall’età di cinque anni, Nicoletti ha ottenuto brillantemente il diploma in pianoforte, organo e composizione organistica presso il Conservatorio “V. Bellini” di Palermo. Ha studiato anche clavicembalo con alcuni dei maestri più rinomati. La sua dedizione non si è limitata all’esecuzione, ma ha toccato anche la progettazione di nuovi strumenti musicali e la preservazione degli organi antichi siciliani, lavorando in collaborazione con le Soprintendenze siciliane. Nicoletti ha contribuito anche alla pubblicazione di saggi musicologici e alla catalogazione di antichi organi siciliani, dimostrando il suo impegno nella promozione e conservazione del patrimonio musicale della Sicilia. Come docente e giudice in concorsi musicali, Gianfranco Nicoletti ha condiviso la sua vasta conoscenza musicale con le nuove generazioni, contribuendo alla crescita e alla formazione di talenti emergenti. Inoltre, ha avuto l’opportunità di collaborare con prestigiose orchestre, tra cui l’Orchestra Sinfonica Siciliana (EAOSS) e la Sinopoli Chamber Orchestra, rendendo ancora più ricca la sua carriera musicale. In conclusione, i cinquant’anni di straordinario successo dell’Associazione Orchestra da Camera di Messina sono una testimonianza della forza e della bellezza della musica in Sicilia. Questa orchestra ha plasmato generazioni di musicisti e appassionati, contribuendo in modo significativo alla ricchezza culturale della regione.