Atm, confermato il licenziamento dei cinque apprendisti: sciopero il 7 novembre. La replica di Atm. Campagna: “Dichiarazioni che mistificano la realtà”
All'Atm sarà sciopero di quattro ore il 7 novembre degli iscritti di Orsa, Uiltrasporti e Fit Cisl. Confermato - secondo quanto dichiarato dalle organizzazioni - il licenziamento dei cinque apprendisti nonostante i tentativi di mediazione della prefettura.
"Il presidente Campagna, che da anni si presenta come il Deus ex machina dell’azienda trasporti messinese, vuol farci credere che un Cda, che da sempre pende dalle sue labbra, ha confermato le precedenti deliberazioni - scrivono i sindacati - nel puerile tentativo di dare una spiegazione a una decisione “indegna di un’azienda pubblica” . Abbiamo chiesto il rispetto della dignità di questi lavoratori- continuano i sindacati - che il presidente ha evidentemente deciso di calpestare insieme al diritto dei cittadini messinesi di conoscere motivi e criteri adottati da Atm Spa per questi licenziamenti. Atm Spa è un’azienda pubblica dove vi è l’obbligo della trasparenza e non può essere gestita dal presidente Campagna con metodi padronali, per questo invitiamo il sindaco Federico Basile a non continuare a voltarsi in maniera omertosa dall’altra parte ma di rivestire a pieno il suo ruolo di socio unico della società partecipata e fare chiarezza pubblicamente alla città su quanto sta accadendo in Atm". I tre sindacati hanno richiesto a tutto il personale di prendere parte alla protesta.
I segretari aziendali di Ugl e Filt Cgil Antonino Nostro e Massimiliano Parisi scrivono: "Apprendiamo con grande sorpresa e rammarico che il Consiglio d’Amministrazione dell’ATM ha deciso di confermare quanto deliberato nelle sedute del26/07/2023 e 28/08/2023, tale decisione comporterà il licenziamento dei 5 lavoratori che avevano svolto il periodo triennale di apprendistato. Come FILT CGIL e UGL Autoferrotranvieri riteniamo che questo provvedimento sia ingiusto e iniquo, considerato che i 5 lavoratori in questione, a parità degli altri apprendisti, hanno completato il periodo di tre anni di apprendistato. Siamo convinti che una soluzione alternativa possa e debba essere trovata rapidamente. Chiediamo, pertanto, all'azienda di rivedere la decisione che lascia senza lavoro e in grande difficoltà 5 famiglie, in un momento di grave crisi economica. In assenza di provvedimenti risolutivi, quali organizzazioni sindacali, preannunciamo che ricorreremo alle vie legali per la piena tutela di questi lavoratori". Ugl e Filt Cgil non prenderanno parte allo sciopero del 7 novembre.
La replica di Atm. Campagna: "Dichiarazioni che mistificano la realtà"
«Ormai è evidente che alcune organizzazioni sindacali hanno come unico obiettivo quello di alzare il livello dello scontro e delegittimare a ogni piè sospinto l’azienda». Il presidente di Atm Spa Pippo Campagna replica a muso duro alle sigle sindacali Fit Cisl, Uiltrasporti e Orsa.
«Così come concordato in sede di riunione presso la Prefettura di Messina, abbiamo portato in Cda il caso dei 5 operatori di esercizio in apprendistato con cui l’azienda ha legittimamente deciso di non continuare il rapporto di lavoro al termine del periodo formativo e -dopo un’attenta analisi della vicenda -l’organo collegiale ha confermato l’interruzione del rapporto di lavoro. La decisone è stata peraltro tempestivamente comunicata alla Prefettura, con cui questa Azienda ha sempre avuto rapporti di reciproco rispetto istituzionale». «Dispiace – conclude il presidente Campagna - dover leggere certe dichiarazioni , che mistificano la realtà e fanno male soprattutto all’immagine dell'azienda. Tuttavia, mi preme sottolineare che l’attuale governance di Atm spa non si farà intimidire da questo ennesimo attacco gratuito e proseguirà nel suo percorso di correttezza e legalità».