Prende di mira il suo ex con foto hard e volantini, imprenditrice condannata in appello
Assolta in primo grado e condannata in appello per aver diffuso volantini infamanti e immagini che alludevano ad abitudini sessuali tra l’altro inventate.
E’ una storia che ha fatto scalpore a Patti, dove è maturata nel dicembre 2016, ma anche nell’hinterland, dove l’uomo preso di mira da una imprenditrice del settore nautico di Piraino è noto per meriti sportivi e ha visto la sua esistenza devastata per anni.
La donna è stata infatti condannata dalla Corte d’Appello di Messina (presieduta da Antonino Giacobello) a 6 mesi per diffamazione, pena sospesa, e dovrà ora risarcire la vittima difesa dall’avvocato Andrea Pirri. Nel frattempo dovrà versare 4mila euro di provvisionale e altrettante per le spese di giudizio.
Il 51enne sarebbe stato vittima di una vera e propria campagna diffamatoria dopo che la loro relazione si era conclusa. La donna aveva ricavato alcuni frame da un video che era stato diffuso su facebook e li aveva utilizzati per divulgarlo, non solo per strade di Patti e nell’hinterland, ma perfino in modo mirato a parenti e amici più cari a cui avrebbe mandato le foto dell’uomo – ricavate sempre dal video – con l’obiettivo di screditarlo e farlo emarginare. Alcuni pizzini erano stati spediti persino al sindaco del Comune di Patti nonché alla madre che – insieme sorella della vittima – si è costituita parte civile al processo.
La sentenza di primo grado era stata emessa dal Tribunale di Patti.