Le spese per i rimborsi del rettore Cuzzocrea finiscono all’attenzione del governo Meloni. Il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra Zaratti ne chiede le dimissioni
Le spese per i rimborsi del rettore Salvatore Cuzzocrea finiscono all'attenzione del governo Meloni. Il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra Filiberto Zaratti ha richiesto l'allontanamento del vertice dell'ateneo dall'incarico. "La ministra Bernini intervenga subito per ripristinare legalità, trasparenza e onorabilità dell'ateneo di Messina dove il rettore Cuzzocrea, anche presidente della Crui, sembra aver speso diversi milioni su cui sono necessari approfondimenti contabili - ha affermato Zaratti nella commissione Affari costituzionali della Camera, Filiberto Zaratti. "L'8 settembre scorso il dottor Paolo Todaro, componente del Senato accademico dell'Ateneo di Messina, aveva già inoltrato una nota ai vertici" dell'università "e al ministro dell'Economia per sollecitare opportuni controlli. Il rettore Cuzzocrea - prosegue Zaratti - avrebbe chiesto rimborsi per spese personali eludendo le procedure di contabilità pubblica e non curandosi della possibilità di compensare l'Iva a debito con quella a credito, generando indirettamente un danno economico all'ateneo che verserebbe più di quanto dovuto all'erario oppure, nel caso di fatture estere, evitando il versamento dell'Iva a favore dello Stato". "Infine, da qualche quotidiano nazionale si è appreso che risulterebbero rimborsi effettuati come trasferte istituzionali in concomitanza di eventi ippici ai quali il Rettore Cuzzocrea ha partecipato come fantino", conclude il deputato.
Il segretario generale della Gilda Fgu Unams Arturo Mauliu, l'organizzazione del sindacalista Paolo Todaro che ha fatto "esplodere" il caso, ha scritto ai vertici di governo: "La ormai arcinota vicenda che vede coinvolto in prima persona il Rettore dell’Università di Messina in quanto tale, nonché come Presidente della CRUI, sta prendendo una piega per alcuni versi inaspettata, perché oltre ai noti fatti di natura sindacale relativi allo scontro con il nostro locale responsabile del Dipartimento Università della FGU, Paolo Todaro, stanno emergendo fatti non direttamente collegati a ciò, ma al tempo stesso non disgiunti dal suo ruolo di Rettore - si legge - di responsabile di un Programma Interdipartimentale nella AOU, o per la sua attività imprenditoriale per pagamenti di forniture e servizi resi a una società agricola del Catanese che risulterebbe di proprietà sua e della moglie, ma amministrata dalla madre dello stesso Rettore. Un quadro evidentemente poco chiaro, ma sarà compito degli organi competenti accertare se i fatti di cui trattasi si siano svolti nel rispetto delle norme o meno. Ci preme invece rimarcare, nell’attività del Rettore Cuzzocrea il danno prodotto dalla sua gestione alla sanità universitaria, con il tentativo di portare fuori dalla AOU, in una fondazione, le attività maggiormente remunerative svolte dall’Azienda Ospedaliera Universitaria, l’aver emarginato, di fatto, i rappresentanti sindacali del personale universitario, tutto, escludendolo dalla contrattazione integrativa aziendale e persino impedendo agli stessi dipendenti universitari in assistenza di poter votare per la RSU Universitaria, fatti questi gravissimi e, a nostra conoscenza, accaduti solo in questo Ateneo e in questa azienda ospedaliera universitaria".
#La passione del rettore per l'ippica, foto archivio