La provincia di Messina al primo posto per scommesse online in Italia. E precede altre due province siciliane per giocata media pro capite: Messina (2.911 euro), Palermo (2.895 euro) e Siracusa (2.814 euro). Nello specifico nella provincia di Messina, sempre secondo la raccolta procapite online (età 18-74 anni) nei comuni con più di 10.000 residenti nelle prime 12 province classificate per valore giocato procapite, al comando c'è Patti con 4.685,74 euro, Lipari (3.603,44), Sant'Agata di Militello (3.531,98), Messina (3.182,10), Taormina (2.308,49), Barcellona Pozzo di G. (2.308,49), Capo d'Orlando (2.190,38) e Milazzo (2.122,86). In Italia al quarto posto Vibo Valentia (2.634), al sesto Reggio Calabria (2.604), all'undicesimo Crotone (2.507). Catanzaro è 18., Cosenza è 21esima.
Federconsumatori e CGIL, in collaborazione con la Fondazione ISSCON, hanno presentato il rapporto “Il libro nero dell’azzardo - La crescita impetuosa dell’azzardo online in Italia. MAFIE, DIPENDENZE, GIOVANI”. Il focus del documento verte sulle cifre del fenomeno online, sulla sua crescita apparentemente inarrestabile e sulle evidenti anomalie dei dati del gioco da remoto nel nostro Paese. Una crescita clamorosa. In Italia innumerevoli sono i luoghi e le condizioni in cui si può giocare d’azzardo: slot machines, videolottery, gratta e vinci, scommesse sportive, lotto.
Nel 2019 l’azzardo online rappresentava la metà di quanto giocato fisicamente. Nel 2020 i locali dell’azzardo sono stati chiusi per sei mesi a causa della pandemia, provocando il primo sorpasso del giocato online. Superamento confermato nel 2021, a fronte degli stessi mesi di chiusura. Nel 2022, senza più restrizioni di natura sanitaria, il gioco fisico è cresciuto moltissimo senza tuttavia raggiungere i livelli prepandemici. Il gioco online invece ha superato nel 2022 i 73 miliardi di euro, non solo confermando il sorpasso ma raddoppiando nei numeri rispetto al 2019. Nei primi sette mesi del 2023 si registra una ulteriore crescita del 10%, rendendo probabile il superamento degli 80 miliardi a fine anno, nel solo online. Nella fascia d’età 18-74 anni (dove si concentra la quasi totalità dei giocatori) il gambling online corrisponde nel 2022 alla incredibile cifra di 1.719 euro annui pro capite, con marcate differenze nelle diverse aree del Paese. I giochi di carte e le roulette rappresentano i tre quarti del giocato online. In tutte le tipologie di azzardo legale, nel 2022, gli italiani hanno speso 136 miliardi di euro, con una crescita del 22,3% rispetto all’anno precedente. Il valore complessivo delle giocate supera così il 7% del PIL nazionale (a titolo di comparazione si evidenzia che il valore aggiunto generato dalle attività turistiche corrisponde al 6% del PIL; 13% se si considera l’intero indotto turistico comprensivo di voci come la ristorazione e il trasporti).
L’azzardo in Italia è una torta sempre più grande, che cresce di dimensioni e nella quale la fetta dei volumi lordi giocati online è in tendenziale ampliamento ed è destinata a divenire, nel breve-medio periodo, la parte strutturalmente più rilevante in tutti i territori. L’azzardo da remoto rappresenta un canale di gioco il cui livello di consolidamento e di espansione è indicativo di modifiche strutturali sia nelle abitudini di gioco che nell’offerta di azzardo disponibile e implementabile sulle piattaforme. La modalità di gioco fisica è però tutt’altro che superata e, in molte realtà territoriali, si sta ritornando ai valori assoluti pre-pandemia. Non esiste una contrapposizione “gioco fisico VS gioco online”, oggi semplicemente si è ampliata l’offerta. Si sta diffondendo la figura del “supergiocatore” in grado di accedere alle piattaforme da remoto ma che non rinuncia alla frequentazione delle sale da gioco fisiche.
L’azzardo online è indubbiamente uno dei più importanti canali di riciclaggio di capitali sporchi. È una evidenza, lo dicono con chiarezza anche i numeri del nostro rapporto. Nei territori ad alto tasso di criminalità organizzata la quantità di giocato online è abnorme. Nelle provincie di Benevento, Crotone, Reggio Calabria, Messina, Siracusa e Palermo si giocano somme triple o quadruple rispetto a Modena, Bergamo, Firenze, Trieste, Padova e Verona. Negli Enti Locali che hanno o hanno avuto decreti di scioglimento per infiltrazioni e condizionamenti di tipo mafioso, i numeri sono impressionanti. Non solo mafie però: l’azzardo, fisico e online, è infatti un luogo privilegiato per il riciclaggio di somme provenienti da aree imprenditoriali a storica elevata irregolarità, come il settore turistico pubblici esercizi (si vedano i dati anomali delle località costiere, a partire dalla Liguria) e l’imprenditoria cinese (che gestisce anche numerose sale slot). Tutto da indagare poi, nel grande e recente balzo dei numeri dell’azzardo online, il possibile effetto della forte crescita di attività nel settore delle costruzioni, dovuto al 110%, ed alle consistenti opacità che si stanno registrando.