Centro migranti, indagini chiuse. Tra i 14 indagati gli ultimi due sindaci di Fondachelli, Franco e Marco Pettinato e due ex direttrici della struttura
Il procuratore della Repubblica Giuseppe Verzera ed il suo sostituto Carlo Bray, dopo aver riformulato le originarie ipotesi di reato di peculato nell'ipotesi di truffa aggravata ai danni dello Stato, hanno nuovamente disposto la notifica dell'atto di conclusione delle indagini preliminari ai 14 indagati coinvolti nell'inchiesta avviata a seguito delle indagini scaturite da un esposto di “Save the Children” che ispezionò il Centro di accoglienza per migranti minori il 10 febbraio 2016, raccogliendo le confidenze di minori sui presunti maltrattamenti subiti. Ne da’ notizia Leonardo Orlando su Gazzetta del Sud di oggi.
Tra i nomi degli indagati figurano l'ex sindaco ed attuale presidente del Consiglio comunale di Fondachelli Fantina, il medico anestesista Marco Pettinato; il padre dello stesso, il medico Francesco “Franco” Pettinato, rieletto sindaco al posto del figlio alle ultime amministrative della scorsa primavera ed i rispettivi fratelli e figli dei primi due, Danilo e Alessia, tutti della stessa famiglia impegnata fino al termine dell'estate del 2019 nella gestione del Centro di accoglienza per migranti minori non accompagnati di Fondachelli Fantina.
Ad aver ricevuto la notifica degli avvisi di conclusione delle indagini, così come riporta Gazzetta del sud, sono stati: l'ex sindaco Marco Pettinato 39 anni, il padre Franco Pettinato 66 anni, all'epoca dei fatti esperto a titolo gratuito dello stesso Comune amministrato dal figlio; l'ex direttore amministrativo dell'Istituzione comunale per i servizi sociali, avvocata Rosa Angela Mazzeo, 46 anni; il fratello dell'ex sindaco Pietro Danilo Pettinato, 37 anni, che lavorava come vigilante; il mediatore culturale di origini tunisine Imed Rihani, 38 anni recidivo per precedenti giudiziari; l'operatore sociale Renzo Tindaro Campo, 44 anni, il presidente della cooperativa Alba Nuova Giraldo Martino Garofalo77 anni; uno dei coordinatori del Centro Fabio Bagnasco, 57 anni, giornalista pubblicista di Palermo; l'ex direttrice del Centro per i minori Claudia Russotti 43 anni di Motta Camastra; Carmelo Da Campo, 54 anni e Tello Waldo Humberto Morales 63 anni, entrambi di Fondachelli, operatori delle strutture di accoglienza; l'ex direttrice del Centro per i minori Alessandra Tafuro 43 anni di Barcellona, la psicologa e farmacista Alessia Pettinato 32 anni, sorella dell'ex sindaco; e Minna Riitta Aalto 56 anni, una donna di origini finlandesi stabilitasi in paese, consigliere della cooperativa “Alba Nuova” ed allo stesso tempo dipendente quale ausiliaria dell'Istituzione comunale per i servizi sociali di Fondachelli. L'accusa principale, per cui originariamente era stata chiesta dalla Procura la custodia cautelare in carcere per 11 dei 14 indagati, è quella di intermediazione e sfruttamento del lavoro minorile, in quanto, nella gestione del centro di accoglienza per minori non accompagnati, cui le vittime erano state affidate, avrebbero reclutato la manodopera di 10 minori e di altri soggetti ospiti del centro per attività lavorative in nero sia all'interno del centro, e per la pulizia dei locali, dei bagni e degli indumenti, che all'esterno del centro, per la raccolta di legna e nocciole, il taglio di erba, la pulizia di strade e di appartamenti e mansioni di lavapiatti in ristoranti, oltre al lavaggio di automobili e in ciò – secondo l’accusa – avrebbero approfittato del loro stato di bisogno e della particolare vulnerabilità di migranti. Oltre alle varie ipotesi d’intermediazione e sfruttamento minorile, ad alcuni indagati si contestano una serie di maltrattamenti e persino pestaggi.