Questore Messina vieta l’esibizione di Andrea Zeta per la festa del Santo, il neomelodico: «Un abuso»
Fervono i preparativi per i festeggiamenti di Sant’Antonio Abate previsti fino al 3 settembre. Una ricorrenza tanto attesa non solo dai santadomenicensi, ma anche da oriundi e devoti del Santo. La festa include un volto sacro, dal rituale religioso delle celebrazioni eucaristiche alla processione della statua del santo per le vie del paese, e uno ludico, aspetto che è finito nell’occhio del ciclone dell’amministrazione comunale, poiché, sebbene risultata totalmente estranea all’organizzazione ed alla scelta degli eventi inseriti nel programma della solennità organizzata ad opera del comitato festeggiamenti di Sant’Antonio Abate, ha posto il veto per l’esibizione del cantante Filippo Zuccaro, in arte Andrea Zeta, figlio del boss Maurizio Zuccaro, si legge nell’ordinanza sindacale a firma del sindaco Nunzio Spartà. «Per l’immagine e la reputazione del Comune, con possibili ripercussioni pregiudizievoli per i beni dell’ordine e della sicurezza pubblica – continua – divieto assoluto di esibizione del cantante F.Z., in arte A.Z., previsto, nell’ambito dell’originario programma dei festeggiamenti di Sant’Antonio Abate, edizione 2023, per il giorno 2 settembre , dalle ore 22 alle ore 24 in piazza Marconi».
La decisione della fascia tricolore, peraltro sollecitata dal questore, ha lasciato un vero e proprio concerto di polemiche tra coloro i quali sono pienamente convinti che l’esibizione del cantante neomelodico andava fatta, perché nei testi non riscontrano nulla di diseducativo e, alcuni, intonano una versione riveduta e corretta di “Giuro non sarà un addio”, come a dire, ci riorganizzeremo, altri, schierati con la scelta dell’Esecutivo, che lo show non è in linea con l’offerta culturale del municipio. Un “muro” del genere non si era mai alzato in occasione della festa patronale e la censura non è stata gradita dal comitato dei festeggiamenti che ha dovuto rivedere la programmazione, dato che il provvedimento è stato già trasmesso alla prefettura e alla questura di Messina ed alla locale Stazione dei Carabinieri.
La replica del neomelodico sui social: «Un abuso»
«Fate girare questo abuso – dice Andrea Zeta – complimenti al sindaco Nunzio Spartà e al questore per l’annullamento del concerto del 2 settembre a Santa Domenica Vittoria. Caro sindaco, ma si è candidato per fare cosa? Per il bene della città O per lo stipendio? Prima ad accettarmi e poi a togliermi dal concerto solo per intimidazione del questore? Come può un questore vietare di farmi lavorare? Tengo a precisare che il sindaco che adesso dice era estraneo ai fatti, fatti che lui sapeva benissimo e adesso nelle interviste se ne esce così, sa bene tutto perché il mio nome è uscito nella circolare di tutte le feste in paese. E adesso se ne esce “non so nulla”. Quindi un figlio di una famiglia difficile non ha diritto al lavoro? Complimenti allora voi. Volete la delinquenza…non votate più questo. Sindaco, un sindaco onesto non avrebbe permesso questa intimazione fatta dal questore». Fonte: Di Alessandra Iraci Tobbi - la Sicilia.it