Incendi boschivi, inadeguatezza di mezzi e uomini: la denuncia di Messina Bene Comune
Inadeguatezza dei mezzi di iintervento e abbandono dei terreni da parte degli uomini. Sono questi i motivi per cui, secondo Messina Bene Comune, l’estate 2023 è stata fra le più violente dal punto di vista della devastazioni amientali.
“Anche Messina e il suo territorio sono stati interessati dai disastrosi incendi che hanno falcidiato vastissime zone della nostra isola. Sicuramente è mancata la necessaria prevenzione in ordine sia alla vigilanza con metodologie avanzate, oggi a disposizione, e con mezzi e uomini adeguati a questa drammatica, devastante ricorrenza che si ripete annualmente. Ma va stigmatizzata anche l’inadeguatezza dei presidi di intervento per insufficienza cronica di uomini e mezzi”, scrive in una nota il presidente Maurizio Rella.
“Chi nega oggi gli effetti dell’inquinamento atmosferico sul surriscaldamento del pianeta è un irresponsabile, chi governa il nostro Paese ne prenda atto. Interveniamo nello specifico su Messina, nell’ ambito di un piano più ampio Regionale perché la politica a partire dal Comune di Messina ponga in essere un monitoraggio dei danni registrati, propedeutico alla realizzazione di un piano di riforestazione delle nostre colline insieme alle opere di presidio eco compatibile di sistemazione idrogeologica. Il problema si pone nella sua gravità anche in ordine all’abbandono dei terreni privati maggiormente più acclivi un tempo presidio dell’ opera dell’ uomo nella sua attività agro pastorale”, prosegue.
“Trovando le forme giuridiche per il coinvolgimento della proprietà privata e forme di sussistenza e finanziamento. Naturalmente serviranno più tipologie e tempi di intervento. Si potrà iniziare immediatamente dalle aree pubbliche. E serviranno sicuramente ingenti finanziamenti. Ma si tratta veramente di interventi non più procrastinabili, di carattere esistenziale. Incominciamo col piede giusto”, conclude.