Antimafia, Chiara Colosimo eletta presidente. Quattro preferenze sono andate a Dafne Musolino del gruppo Autonomie
Chiara Colosimo è stata eletta presidente dell’Antimafia con 29 voti. Quattro preferenze sono andate a Dafne Musolino del gruppo Autonomie e c'è stato anche un astenuto. I voti del solo centrodestra sulla carta erano 30 ma uno di loro viene dato per assente.
I vicepresidenti della commissione Antimafia sono Mauro D’Attis (Fi) e Federico Cafiero de Raho (M5S). Il primo è stato eletto con 29 voti, il secondo con 13. Ci sono state poi 4 schede bianche e una nulla.
“Un prestigioso riconoscimento per la nostra Regione e per il nostro partito: l’on Mauro D’Attis, commissario regionale di Forza Italia, è stato eletto vicepresidente della Commissione Antimafia. A lui vanno i migliori auguri di buon lavoro da parte di tutti i dirigenti e rappresentanti di Fi Puglia, nella certezza che saprà interpretare questo meritatissimo impegno con rigore ed autorevolezza”. Così i parlamentari e dirigenti di Forza Italia Puglia.
«Congratulazioni al nostro Mauro D’Attis, eletto vicepresidente della commissione parlamentare Antimafia. Un incarico di grande prestigio per l’amico Mauro, collega coordinatore regionale, che onora tutta la classe dirigente di Forza Italia Puglia. Lo attende un impegno importante in una commissione che ha un ruolo istituzionale centrale nella difesa della legalità. A Mauro e alla commissione i migliori auguri di buon lavoro». Lo dichiara il senatore di Forza Italia Dario Damiani, vice coordinatore di Forza Italia Puglia.
“Le polemiche di questi giorni sulla presidenza della commissione Antimafia rischiano di compromettere la credibilità e l’autorevolezza di un’istituzione delicata e importante per la nostra democrazia. Riteniamo che vadano ascoltate le preoccupazioni delle associazioni delle vittime della mafia e del terrorismo e di Salvatore Borsellino: sono loro che interpretano al meglio i valori della Giustizia presenti nella nostra società. La commissione Antimafia è un pilastro dell’impegno istituzionale per la legalità, nel rispetto dei principi sanciti dalla Costituzione. Gli atti della commissione sono nella storia del lavoro investigativo contro le mafie. Per il M5S è dunque irrinunciabile che per la presidenza venga indicata una figura che interpreti lo spirito della legge con cui abbiamo istituito la nuova Commissione. Se la maggioranza dovesse insistere sul nome che è circolato in questi giorni, il Movimento 5 Stelle non parteciperà al voto in segno di totale contrarietà alla scelta che si vuole portare avanti”, affermavano ieri in una nota i membri M5S della Commissione Antimafia.
“Il Pd ha fatto un appello alla maggioranza per cambiare il nome di Chiara Colosimo alla presidenza della Commissione e “se questo appello non sarà accolto, penso che daremo una risposta forte non partecipando alla votazione”, aveva anticipato quindi il senatore dem Walter Verini entrando a Palazzo San Macuto per la riunione della Commissione.
“La maggioranza avrebbe dovuto farsi carico delle preoccupazioni dei familiari delle vittime delle stragi su Chiara Colosimo alla presidenza della commissione parlamentare Antimafia e avanzare una proposta diversa. In queste condizioni è importante che le opposizioni chiedano unitariamente maggiore rispetto istituzionale e per questo non parteciperemo al voto per eleggere il o la presidente”, quanto detto da fonti di Avs prima del voto.
La nuova commissione Antimafia è composta da 50 membri, 25 senatori e 25 deputati: per il Senato Gianluca Cantalamessa (Lega), Francesco Castiello (M5s), Costanzo Della Porta (FdI), Aurora Floridia (Misto), Antonio Iannone (FdI), Filippo Melchiorre (FdI), Clotilde Minasi (Lega), Franco Mirabelli (Pd), Dafne Musolino (Per le autonomie), Luigi Nave (M5s), Raffaella Paita (Iv-Az), Manfredi Potenti (Lega), Vincenza Rando (Pd), Sergio Rastrelli (FdI), Raoul Russo (FdI), Salvatore Sallemi (FdI), Giorgio Salvitti (Noi Moderati), Roberto Maria Ferdinando Scarpinato (m5S), Etelwardo Sigismondi (FdI), Francesco Silvestro (Fi), Sandro Sisler (FdI), Nicoletta Spelgatti (Lega), Daniela Ternullo (Fi), Valeria Valente (Pd) e Walter Verini (Pd) e per la Camera Alfredo Antoniozzi (FdI), Stefania Ascari (M5S), Anthony Barbagallo (Pd), Pino Bicchielli (Noi Moderati), Federico Cafiero De Raho (M5s), Anastasio Carrà (Lega), Giuseppe Castiglione (Az-Iv), Chiara Colosimo (FdI), Saverio Congedo (FdI), Mauro D’Attis (Fi), Riccardo De Corato (FdI), Francesco Gallo (Misto), Michele Gubitosa (M5s), Giandonato La Salandra (FdI), Giovanni Maiorano (FdI), Francesco Michelotti (FdI), Andrea Orlando (Pd), Elisabetta Piccolotti (Avs), Pietro Pittalis (Fi), Erik Umberto Pretto (Lega), Giuseppe Provenzano (Pd), Debora Serracchiani (Pd), Valeria Sudano (Lega), Chiara Tenerini (Fi) e Gianpiero Zinzi (Lega).
Tra i compiti della Commissione, oltre a quelli già previsti nella scorsa legislatura, un esplicito riferimento alle ‘zoomafie’ e alle ‘nuove forme di criminalità organizzata di tipo mafioso connesse all’immigrazione, a nuove popolazioni residenti e a specifici contesti sociali, economici e culturali di formazione più recente’. Novità rispetto al passato, la Commissione Antimafia si occuperà anche “dell’infiltrazione all’interno della comunità nigeriana, con attenzione anche allo sfruttamento di donne e minori”, e del “settore manifatturiero cinese, particolarmente radicato in alcune zone della Toscana tra Prato e Firenze, con attenzione allo sfruttamento del lavoro clandestino e alla sicurezza nei luoghi di produzione” e ancora dell’esportazione di capitali verso Stati esteri attraverso “canali di trasferimento di denaro regolari o irregolari”. Un esplicito riferimento viene fatto nel testo anche a compiti contro i rischi di infiltrazione nei progetti previsti dal Pnrr.