Mafia, Grasso: ‘Non fenomeno oppressivo, ma di convenienza’
"La Mafia non è un fenomeno oppressivo, è una struttura di potere che compie anche i crimini ma soprattutto produce convenienza. Il tratto oppressivo, così come quello violento, non è quello che la caratterizza di più. Non parliamo solo di un'attività criminale, ma di un fenomeno complesso che chiama in causa anche la dimensione sociale, economica, culturale e politica". Lo ha detto Tano Grasso, ex deputato e presidente onorario della Federazione delle associazioni Antiracket, nel corso del seminario su 'Il ruolo del Terzo Settore nel contrasto preventivo alle mafie e alla corruzione' che si è tenuto nell'aula Starace dell'Università di Bari. "Generalmente la Mafia - ha aggiunto - usa poco la violenza. E quando ce n'è tanta, come è avvenuto nel Foggiano negli ultimi tempi, è perché evidentemente ci sono difficoltà a radicarsi sul territorio. La violenza è usata dalla Mafia come una forma di marketing: se ho bisogno di farmi vedere, significa che le cose per me non vanno benissimo". Grasso si è anche soffermato sul ruolo delle associazioni antiracket: "Le associazioni funzionano perché sono organizzate, perché affiancano le vittime e le sostengono in tutto il loro percorso, dalla denuncia al processo e anche dopo". "A Vieste abbiamo organizzato pullman di commercianti per sostenere 'fisicamente' in aula le vittime di Mafia, occupando lo spazio in cui ci sono gli imputati e le loro famiglie. Noi esistiamo - ha concluso - per permettere ai commercianti di continuare a vivere serenamente anche dopo le denunce. E non ci fermeremo".