Democrazia partecipata, mercoledì un incontro per discutere del regolamento comunale
Mercoledì 22 marzo alle 16:30 nella sede del CESV (Centro Servizi per il Volontariato di Messina) si discuterà del Regolamento comunale per la democrazia partecipata insieme alle associazioni messinesi. L’incontro è organizzato, in collaborazione con Spendiamoli Insieme, dal “Comitato Villetta Sanò”, vincitore del processo di democrazia partecipata 2022 con un progetto che prevede la ristrutturazione della Villetta di fronte alla scuola di Torre Faro da intitolare a Giuseppe Sanò, ex consigliere di quartiere, scomparso prematuramente nel maggio del 2020.
L’obiettivo degli organizzatori è quello di condividere una proposta di aggiornamento dell’attuale Regolamento, approvato nel 2019 su iniziativa del M5S e dell’ex consigliera Cristina Cannistrà, che norma la procedura per la realizzazione di progetti ideati e votati dalla cittadinanza sul territorio messinese grazie a fondi regionali. «Il Comitato, con la partecipazione al processo di democrazia partecipata 2022, ha sperimentato che il regolamento non è adeguato alle normative sopraggiunte che già in passato erano state rilevate da “Spendiamoli Insieme”, sia riguardo alla votazione dei progetti che alla pubblicità dei risultati e degli sviluppi successivi», scrivono.
«Durante l’incontro di mercoledì 22 Marzo sarà analizzata questa esperienza per condividere una proposta di aggiornamento del documento, con le modifiche necessarie a rendere i processi di coinvolgimento della cittadinanza più funzionali, trasparenti e accessibili a tutte e tutti – continuano – Questa proposta sarà in seguito presentata all’Amministrazione Comunale ed al Consiglio comunale nell’ottica della collaborazione tra cittadini e Pubblica Amministrazione, con l’auspicio che possa essere tenuta in considerazione e magari già applicata a partire dall’anno in corso per rendere più facile per la cittadinanza partecipare al processo di destinazione dei fondi resi disponibili grazie alla legge regionale sulla democrazia partecipata».