Ponte sullo stretto, ecco la bozza del decreto: inizio dei lavori entro il 2024
Il Consiglio dei ministri oggi non esaminerà solo la riforma fiscale. Il governo Meloni, infatti, intende anche approvare il decreto per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. Una bozza del testo che sarà discusso è circolata ieri, con alcuni dettagli sul progetto che il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Matteo Salvini vorrebbe approvare entro il 31 luglio 2024.
Torna la Stretto di Messina s.p.a. per realizzare il ponte.
Nel decreto, diviso in sette articoli, si parla di una concessione di trent'anni per la società che si occuperà di costruire e gestire il ponte. I trent'anni inizieranno a partire dal momento in cui il ponte sarà operativo, quindi in caso di ritardi dei lavori sarà prolungata. La società in questione sarà la stessa prevista anni fa, la Stretto di Messina s.p.a., che era in liquidazione dal 2013.
Sarà di proprietà principalmente dei ministeri dell'Economia e delle Infrastrutture, ma vi prenderanno parte anche altri enti: le Regioni Sicilia e Calabria, l'Anas (che gestisce strade e autostrade) e la Rfi (trasporti ferroviari). Questi nomineranno i cinque membri del Consiglio di amministrazione della Stretto di Messina s.p.a.: il presidente e l'amministratore delegato saranno decisi dai ministeri, poi le Regioni sceglieranno un consigliere a testa e l'ultimo spetterà alle società pubbliche di trasporti.
Ci sarà anche un collegio sindacale, con tre membri effettivi e due supplenti, nominato dai ministeri e dalle Regioni. Se la società dovesse avere dei problemi e ci fossero dei ritardi o delle difficoltà nel trovare un contraente generale e un project manager (due figure per gestire concretamente il progetto), i ministeri potranno nominare un commissario straordinario che sostituirà la Stretto di Messina s.p.a. nelle procedure di affidamento e realizzazione dell'opera.
La promessa di Salvini: "Il ponte più green e innovativo del mondo".
Matteo Salvini, promotore dell'iniziativa, ha detto che il decreto è frutto di un "grandissimo lavoro di squadra" che ha permesso "in pochi mesi" di "recuperare dieci anni di vuoto". Il ponte "più green e innovativo del mondo", il cui progetto esecutivo come detto dovrebbe essere approvato entro agosto 2024, porterà una "enorme quantità di inquinamento in meno, in aria e acqua" e un "enorme risparmio di tempo e di soldi per chi lo userà", ha promesso Salvini.
Il ministero dei Trasporti – ovvero sempre Salvini – in una nota ha spiegato che il progetto è "nel segno della continuità rispetto a quanto era stato fatto fino al 2012 e poi interrotto dal governo Monti", con una "struttura a campata unica" lunga "3,2 chilometri". Ritorneranno in vigore anche i contratti di appalto già stipulati dalla Stretto di Messina s.p.a., e cancellati nel 2012, tranne quelli sul monitoraggio ambientale. Il ministero ha auspicato che i lavori inizino "entro il 2024".
Il vecchio progetto sarà "aggiornato con le specifiche tecniche delle nuove normative soprattutto in materia ambientale e di sicurezza". Nella bozza si legge anche che si costituirà un comitato scientifico, che avrà "compiti di consulenza tecnica, anche ai fini della supervisione e dell'indirizzo delle attività tecniche progettuali". Il comitato in questione porterà avanti il suo lavoro secondo "principi di autonomia e indipendenza" dalle autorità politiche, e darà pareri al Consiglio di amministrazione della Stretto di Messina s.p.a. riguardo al progetto "definitivo ed esecutivo" dell'opera. Avrà nove componenti, scelti "tra soggetti dotati di adeguata specializzazione ed esperienza".