L’incidente mortale di Francavilla, accusato di omicidio stradale l’amico che era alla guida
Nella giornata di ieri i Carabinieri della Compagnia di Taormina hanno dato esecuzione ad un'ordinanza applicativa della misura cautelare dell'obbligo di dimora nel comune di dimora abituale con permanenza in casa negli orari notturni, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Messina, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un 28enne granitese Giuseppe Pafumi, ritenuto responsabile dei reati di omicidio stradale e guida sotto l'influenza di sostanze alcoliche e stupefacenti.
Il provvedimento cautelare si basa sulle risultanze acquisite dalla Stazione Carabinieri di Francavilla di Sicilia a seguito di un incidente stradale verificatosi il 15 gennaio di quest'anno a Francavilla di Sicilia, nel quale ha perso la vita un giovane di 23 anni, Vincenzo Parlavecchio (foto). La notte dell'incidente l'autovettura stava percorrendo la SS 185 in direzione mare, quando per circostanze allora non chiare aveva invaso la corsia opposta per poi uscire fuori strada e ribaltarsi. I Carabinieri giunti sul posto dell'incidente avevano trovato i due giovani sbalzati fuori dall'abitacolo. Il 23enne era deceduto sul colpo, mentre l'odierno indagato che era alla guida della vettura aveva riportato lesioni gravissime ed era stato trasportato d'urgenza presso l'ospedale S. Vincenzo di Taormina ove era rimasto ricoverato quasi in fin di vita per diversi giorni.
Attesa la gravità dell'evento i Carabinieri, nell'immediatezza, avevano richiesto la sottoposizione del conducente agli esami tossicologici, all'esito dei quali lo stesso era risultato positivo sia all'alcool che all'uso di sostanze stupefacenti. Inoltre dall'analisi dei rilievi tecnici-planimetrici effettuati sul luogo dell'incidente e dall'escussione di alcuni testimoni che stavano percorrendo la stessa arteria stradale, è emerso che l'autovettura viaggiava ad una velocità non commisurata alla strada che stava percorrendo e che poco prima di uscire fuori dalla carreggiata aveva effettuato un sorpasso azzardato in prossimità di una curva.
La Procura della Repubblica, esaminato il quadro probatorio raccolto dai Carabinieri, ha ravvisato indizi gravi, precisi e concordanti in ordine alla responsabilità dell'indagato per i reati di omicidio stradale, e considerato il pericolo di reiterazione di reati della stessa specie, ha richiesto al Giudice un provvedimento cautelare. L'impostazione è stata recepita dal Giudice che ha disposto la misura cautelare dell'obbligo di dimora nel comune di abituale dimora con divieto di lasciare la propria abitazione negli orari notturni. All'indagato è stata, altresì, ritirata la patente di guida.