Maxitruffa al servizio sanitario, chiuse le indagini
Il sostituto procuratore Piero Vinci ha chiuso le indagini sulla presunta maxitruffa ai danni del servizio sanitario. Le accuse a vario titolo vanno dalla corruzione agli accessi abusivi a sistemi informatici.
Dalle indagini sarebbe emerso quello che viene definito “un articolato e collaudato meccanismo fraudolento, finalizzato a far lievitare artificiosamente l’entità dei rimborsi corrisposti dal sistema sanitario”.
A scoprire il tutto è stata la Procura di Messina, che ha coordinato l’operazione “Drg” portata a termine dai finanzieri del Comando provinciale nel settembre 2021.
Dovranno attendere l’esito del giudice, se essere sottoposti a processo oppure ricevere l’archiviazione, Mariagiuliana Fazio, Emmanuel Miraglia, Domenico Francesco Chiera, Gustavo Barresi, Santi Mangano, Marco Ferlazzo, Antonino Francesco Merlino, Caterina Facciolà, Carmelo Catena, Michele Filippone, Antonio Gioacchino Luigi Alaimo, Emanuele Puglisi, Nicola Princiotto, Aldo Francolino, Giovanna Giuffrè, Letteria Mazzeo, Maria Rosualda Naso. Sette le cliniche sotto indagine: Cot (Cure Ortopediche Traumatologiche Spa dove risulta procuratore Franco Maria Alessandro De Felice), Cappellani Giomi Spa rappresentata da Massimo Miraglia, Giomi Spa, rappresentata da Massimo Miraglia, Casa di Cura Cristo Re rappresentata da Concetta Trimarchi, Casa di Cura Villa Salus rappresentata da Annunziata Saija, Provincia Sicula dei chierici regolari ministeri degli infermi Casa di cura San Camillo, rappresentata da Rosario Mauriello, Casa di Cura Carmona, rappresentata da Antonio Tigano.