Tram, la Uil contro il binario unico: “Ecco le alternative”
Resta caldo il dibattito intorno alla riqualificazione della linea tranviaria. Il progetto, già appaltato da Atm, prevede diversi interventi lungo tutto il percorso tra cui l’eliminazione di un binario in circa 800 metri di tracciato a Provinciale e lungo la Cortina del porto. Una soluzione voluta dall’amministrazione comunale per allargare i marciapiedi e rilanciare le due zone senza, a detta di chi ha realizzato lo studio, correre il rischio di depotenziare il servizio.
Ma secondo Uiltrasporti il binario unico è una scelta insensata e contro ogni logica di mobilità sostenibile. Da qui le proposte alternative che il sindacato ha messo nero su bianco con il contributo dell’ingegnere Sergio Bruno.
“Dispiace constatare come a Messina, mentre si discute con la città dei futuri piani di mobilità sostenibile, in parte anche condivisibili e apprezzabili, l’amministrazione programmi e appalti opere di depotenziamento della linea tranviaria, muovendosi di fatto in senso opposto, prevedendo la parziale riduzione dei binari dell’attuale rete”. Così hanno detto i segretari generali di Uil e Uiltrasporti Messina , Ivan Tripodi e Michele Barresi nella conferenza stampa odierna.
“Nel 2020 secondo i dati Istat – dichiarano Tripodi e Barresi – si registrano in tutta Italia evidenti progressi nel potenziamento delle infrastrutture per il trasporto rapido di massa ed in particolare per le reti di filobus e tram. Rispetto all’anno precedente, nel 2020, la lunghezza delle linee tranviarie sul territorio nazionale è aumentata del 3%, il tram è tornato in funzione a Napoli mentre a Bologna è stato avviato un nuovo servizio di trasporto rapido a guida automatica (people mover), che si aggiunge a quelli di Milano, Perugia, Pisa e Venezia. Mentre in Italia si scommette nel trasporto su rotaia in contro tendenza a Messina si programma la riduzione a binario unico di due tratte che di fatto riducono la capacità di trasporto del servizio e la sua futura efficienza . A Messina si fanno passi indietro proprio nel servizio più green di mobilità urbana – continua la Uil – e gli interventi al tracciato che sono stati solo accennati all’evento di confronto sulle principali azioni strategiche del PUMS organizzato dal Comune di Messina il 19 gennaio scorso, li riteniamo tutt”altro che “minimali” ma sostanziali . Abbiamo già in quell’occasione a palazzo Zanca avanzato le nostre osservazioni che mettono il tram come priorità del progetto e con soddisfazione le stesse sono state pienamente condivise dagli stessi tecnici della Tps-Pro incaricati dal Comune della stesura del Pums”.
Uil e Uiltrasporti già nella tavola rotonda sulla mobilità urbana sostenibile tenuta lo scorso 19 novembre 2021 al Palacultura ha proposto insieme all’ingegnere Sergio Bruno , tecnico del settore , la propria visione della mobilità cittadina e, fermo restando le nostre conosciute posizioni sui servizi di MetroFerrovia e Metromare, ribadiamo le proposte alternative in merito al segmento del trasporto tranviario , prima che il progetto venga esaminato dalla Regione e si arrivi alla votazione in giunta e finché si possano apportare varianti al progetto in essere. Chiediamo la modifica tramite apposite varianti al progetto dissennato di riduzione a binario unico della linea tranviaria a Provinciale e nella cortina del porto , predisponendo soluzioni alternative che riescano ad ottenere gli obiettivi di recupero di spazi pedonali/commerciali senza depotenziare la linea con opere irreversibili di eliminazione di un binario .
Ad illustrare nel tecnico le proposte, con l’ausilio di elaborati tecnici è stato lo stesso ingegnere Bruno : “Riteniamo che a Provinciale il binario, prossimo al marciapiede, possa essere spostato lato carreggiata auto e non eliminato , mantenendo la piena fruibilità al transito sulle due carreggiate della sede stradale . Allo stesso modo riteniamo inutile e dannosa – continua Bruno – la riduzione ad un binario sulla cortina del porto ed il recupero della piena fruibilità dell’area possa essere facilmente realizzabile riducendo la velocità delle vetture in quella tratta consentendo di eliminare la cesoia col mare oggi rappresentato dalle barriere del tram.
“Apprezziamo l’impulso propositivo impresso sulla pedonalizzazione di ampie porzioni di città – conclude il sindacato – certi che , per costruire la Messina del 2030 bisogna procedere attraverso il confronto di idee, esperienze, senza steccati politici, nell’assoluta convinzione che su tematiche che riguardano la vivibilità di una città e la qualità dei servizi resi ai cittadini non ci possano essere divisioni, ma dialogo, ed in tal senso auspichiamo che le proposte di questo sindacato non cadano nel vuoto portando avanti quegli interventi che purtroppo riteniamo invece andare in una direzione sbagliata ed irreversibile . Auspichiamo che l’amministrazione comunale nella valutazione della proposta manifesti coerenza anche rispetto alle recenti scelte (vedi isole pedonali) assunte nei mesi scorsi sul tema della mobilità sostenibile e dell’incentivo all’utilizzo del trasporto pubblico. A conclusione della presentazione il gruppo di lavoro chiede all’amministrazione comunale , per realizzare quanto sopra abbandonando l’idea di riduzione parziale dei binari tranviari e il depotenziamento della rete , di incaricare con urgenza il gruppo di progettazione nel redigere una perizia di variante e suppletiva al progetto senza impegno di spesa”.