Il processo sul Bilancio Comunale. La Corte di Cassazione ammette il ricorso presentato dall’avv. Rosario Cucinotta
Tutti assolti anche in Cassazione ma resta aperta la partita per il risarcimento danni. E’ quanto disposto dalla V sezione penale della Corte di Cassazione per alcuni imputati dell’inchiesta scaturita dall’operazione bilancio. Si tratta del procedimento che nel 2014 mise sott’accusa 73 indagati tra amministratori pubblici, consiglieri comunali, funzionari di Palazzo Zanca e revisori dei conti accusati a vario titolo di falso ideologico e abuso d’ufficio.
La Corte di Cassazione ha accolto la richiesta del procuratore generale ammettendo il ricorso presentato dall’avvocato Rosario Cucinotta, parte civile nel procedimento per il mancato pagamento di incarichi legali per conto del Comune di Messina.
La Corte d’Appello di Messina che ha assolto tutti gli imputati aveva anche rigettato anche la richiesta di risarcimento danni presentata da Cucinotta, “super creditore” del Comune che a suo tempo fece scattare l’inchiesta con un esposto in Procura.
La Cassazione ha dunque annullato la sentenza impugnata agli effetti civili nei confronti di Ferdinando Coglitore, Giuseppe Buzzanca, Giuseppe Isgrò, Giuseppe Corvaja, Salvatore Magazzù, Giuseppe Puglisi, Francesco Mondello, Carmelo Capone, Roberto Sparso, Dario Caroniti, Elvira Amata, Carmelo Santalco, Giorgio Muscolino, Orazio Miloro, Roberto Aricò, Domenico Donato, Domenico Maesano, Dario Zaccone e Giancarlo Panzera e rinviato a una sezione civile della Cassazione per la quantificazione del danno in relazione al bilancio 2010 e quello preventivo del 2011.
Impegnati nella difesa i legali Luigi Giacobbe, Marcello Scurria, Nino Parisi, Diego Foti, Giovanna Saia, Giuseppe Giannetto, Nino Favazzo.