ENNESIMA AGGRESSIONE AL CARCERE DI BARCELLONA P.G.: La denuncia del sindacato SINAPPE
Momenti di tensione nel pomeriggio di oggi nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto, al terzo reparto. Il detenuto, già recidivo, nella giornata odierna ha aggredito e ferito un agente di polizia penitenziaria e, nel corso degli ultimi 15 giorni, e’ stato protagonista di ulteriori atti lesivi nei confronti di altri 5 agenti per i quali è stato previsto il ricovero ospedaliero. Nonostante la gravità e la reiterazione dei suddetti episodi, l’amministrazione non ha preso posizione per il trasferimento immediato del detenuto. Il poliziotto ha riportato contusioni e lesioni, per le quali sono state necessarie immediate cure mediche all’interno della struttura detentiva, ed in seguito è stato trasportato nel nosocomio più vicino. La pronta reazione dei poliziotti penitenziari intervenuti tempestivamente, ha permesso di scongiurare che la situazione mettesse a repentaglio l’ordine e la sicurezza dell’intero Istituto. Si tratta dell’ennesimo episodio di violenza ai danni del personale di Polizia penitenziaria, dice Antonio Solano, Coordinatore Regionale della Sicilia, del sindacato SINAPPE, e il Segretario Provinciale Antonino Scilipoti- non possiamo più accettare che vengano reiterati episodi di questa natura ai danni dei rappresentanti dello Stato, che quotidianamente espletano con spirito di sacrificio e dedizione il loro servizio istituzionale. È necessario contrastare con fermezza questi ignobili episodi di violenza che, soprattutto negli ultimi anni, stanno diventando troppo frequenti. Pur in una situazione di grave carenza di personale presso la Casa Circondariale di Barcellona , continua Solano, i colleghi intervenuti hanno permesso di scongiurare il peggio. L’organico ridotto, soprattutto, costringe il Personale ad operare in situazioni di grande difficoltà, con il controllo contemporaneo di diverse tipologie di detenuti. Secondo Solano, sono innumerevoli le richieste effettuate al Ministro della Giustizia, affinché si possa potenziare l’organico di cui effettivamente necessita il Carcere di Barcellona, scongiurando così il rischio di minare quasi quotidianamente l’ordine e la sicurezza degli operatori in servizio.