Maurizio de Lucia è il nuovo Procuratore di Palermo
Maurizio De Lucia è il nuovo procuratore di Palermo. Lo ha deciso il plenum di Palazzo dei Marescialli, confermando l’indicazione arrivata nel luglio scorso dalla quinta commissione, che aveva votato all’unanimità l’attuale procuratore di Messina. De Lucia prende il posto di Francesco Lo Voi, che nel dicembre scorso è stato nominato al vertice della procura di Roma.
Campano, 61 anni, De Lucia è in magistratura dal 1990. Ha cominciato a fare il pm a Palermo, indagando su reati economici e sulla pubblica amministrazione. Nel 1998 entra alla Direzione distrettuale Antimafia. Sono gli anni delle grandi indagini sugli appalti inquinati, sulle estorsioni, sulla mafia militare azzerata da centinaia di arresti, sui delitti eccellenti (Dalla Chiesa, La Torre) e sui legami tra mafia e politica. De Lucia indaga sulla Tangentopoli siciliana e poi è il pm al cosiddetto “processo del tavolino“, come aveva definito il patto tra imprese, politica e mafia il pentito Angelo Siino, considerato il “ministro dei Lavori pubblici” di Cosa nostra.
Il nuovo procuratore di Palermo ha condotto anche l’inchiesta che porterà alla scoperta di talpe istituzionali in Procura, uomini dello Stato che passavano informazioni a imprenditori vicini alla mafia, favorendo la latitanza di boss come Bernardo Provenzano: quell’indagine porterà alla condanna per favoreggiamento di Salvatore Cuffaro, all’epoca governatore della Sicilia.Passato alla procura nazionale antimafia nel 2009, otto anni dopo è stato nominato a capo della procura di Messina: sono suoi i blitz contro le cosche dei Nebrodi, la mafia di Barcellona Pozzo di Gotto e la scoperta del cosiddetto Sistema Siracusa. Ora De Lucia torna a Palermo, l’ufficio inquirente in cui è cresciuto, per dirigerlo. Prima del voto il consigliere Michele Ciambellini ha concluso la sua relazione dicendosi certo che quella di de Lucia sarà una “direzione sicura in cui tutti potranno avere fiducia”. “De Lucia - ha dichiarato il relatore Ciambellini nell'illustrare la pratica - mi ha colpito per una visione asciutta della funzione requirente, una capacità di coordinamento derivante anche dalla sua esperienza alla DNA. De Lucia ha tenuto un profilo analogo a quello indicato da Livatino, improntato alla sobrietà.”
Nella discussione è intervenuto anche il consigliere Nino Di Matteo, ex pm a Palermo che, pur ricordando le diverse visioni avute in passato con de Lucia, ha sottolineato “la dedizione al lavoro e la grande conoscenza della realtà criminale palermitana” del collega.