Procura nazionale antimafia, decisione entro Pasqua: Csm anticipa audizione per il nuovo capo
Il Consiglio superiore della magistratura ha impresso un’accelerazione alle pratiche attualmente al vaglio per la guida della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, vacante da quando, poco più di un mese fa, è andato in pensione Federico Cafiero de Raho, e il capo della Procura di Milano. È quanto si apprende stamane dalle colonne di “la Repubblica”, edizione Napoli.
La spinta è giunta direttamente dal Quirinale, il quale ha nuovamente sollecitato l’organo di autogoverno dei magistrati, di cui il Capo dello Stato è presidente, a non lasciare scoperti troppo a lungo i vertici degli uffici giudiziari strategici.
Ed è sull’onda di questa urgenza che la commissione incarichi direttivi di Palazzo dei Marescialli (presidente Antonio D’Amato), ha anticipato di una settimana le audizioni dei sette candidati: dal 13 aprile a martedì 5 aprile. In quell’occasione saranno ascoltati i procuratori di Napoli Giovanni Melilloe di Catanzaro Nicola Gratteri, che con il procuratore nazionale aggiunto Giovanni Russo, attuale reggente dell’ufficio di via Giulia, sono accreditati dei favori del pronostico.
Gli altri candidati sono: il procuratore di Firenze Marcello Viola (candidato anche come procuratore di Milano) e i capi delle Procure di Catania (Carmelo Zuccaro), Messina (Maurizio De Lucia) e Lecce (Leonardo Leone De Castris).
I lavori del Csm prevedono l’approdo in plenum della pratica per la Procura di Milano già mercoledì 6 aprile, per cui la commissione ha proposto i nomi di Marcello Viola (due voti), il procuratore aggiunto di Milano, Maurizio Romanelli (un voto), e il capo della Procura di Bologna Giuseppe Amato (un voto). Dopodiché – il giorno successivo – la commissione potrebbe votare in plenum sulle proposte per la Dna che, presumibilmente, saranno Melillo, Gratteri e Russo. Mentre la decisione conclusiva è attesa entro Pasqua.