“O.K. Open Knowledge”, si è svolto stamattina l’incontro di presentazione. In provincia di Messina si contano 80 aziende in stato di confisca definitiva
Al 15 marzo 2022, le imprese in confisca definitiva che si contano sul sito “Open Data Aziende Confiscate” sono 2.796.
In Sicilia, se ne ravvisa la presenza di quasi un terzo (30,6%), mentre in provincia di Messina sono 80. Questo quanto emerso nel corso dell’incontro di presentazione del progetto “O.K. Open Knowledge”, presentato da Unioncamere e ammesso a finanziamento dal Pon Legalità, svoltosi questa mattina al Palazzo camerale.
«Il progetto si inserisce nel percorso di miglioramento delle competenze della Pubblica amministrazione nel contrasto alla criminalità organizzata – spiega il presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina – mediante l’utilizzo delle tecnologie digitali e l’informazione open da esse veicolate. L’obiettivo operativo è quello di integrare il patrimonio dei sistemi informativi dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e il Registro Imprese delle Camere di commercio,nella convinzione che il riutilizzo di un’impresa sottratta alle organizzazioni criminali e la sua piena reimmissione sul mercato legale sia un’importante leva di contrasto all’illegalità economica e organizzata». I dati vengono aggiornati e resi disponibili in tempo reale. E il progetto intende, inoltre, renderli “utili” e “utilizzabili” una volta fatti conoscere tramite apposite azioni di animazione e formazione.
Nell’esprimere soddisfazione per la sinergia istituzionale posta in essere con la Camera di commercio, il prefetto ha sottolineato l’importanza di promuovere la partecipazione e l’efficienza dei vari attori coinvolti nel processo di valorizzazione delle aziende confiscate, per potenziare l’incisività della tutela dell’economia legale e dare ulteriore visibilità ai benefici tangibili in favore delle collettività danneggiate dai fenomeni criminali.
«La Camera di commercio di Messina – aggiunge la segretaria generale dell’Ente camerale, Paola Sabella - è una delle 22 Camere che ha aderito sin da subito al progetto. Con il Roadshow di oggi, si entra nel vivo dell’iniziativa anche nel territorio messinese. Avviare attività di sensibilizzazione e di approfondimento su una tematica così importante è fondamentaleper favorire quei principi di trasparenza, di collaborazione e partecipazione che sono elementi imprescindibili dello sviluppo. Gli interessi degli stakeholder rispetto alle aziende confiscate sono riferiti principalmente al riutilizzo del “bene” in ambito legale, mediante il recupero e la tutela dell’occupazione non collegata con le organizzazioni criminali, ovvero la gestione dei lavoratori impiegati, il nuovo utilizzo dell’azienda, l’inserimento nel tessuto sociale ed economico del territorio e le future possibilità dell’azienda e dei lavoratori».
Relatori dell’incontro, Giuseppe Del Medico di Unioncamere, responsabile del progetto “O.K. Open Knowledge”, che ha illustrato nel dettaglio ponendo l’accento anche sulle finalità; e Paolo Cortese del centro studi delle Camere di commercio “Guglielmo Tagliacarne”, project manager “Osservatori sui Fattori di Sviluppo”, che si è soffermato sul portale “Open Data – Aziende confiscate”, ma anche sul riutilizzo e la criticità delle aziende confiscate, sul loro stato di salute e sulla criminalità in Sicilia nel 2020, evidenziando, tra l’altro, come in provincia di Messina si evidenzi una crescita degli incendi boschivi (28, +180%), dei reati legati alla normativa sugli stupefacenti (344, +1,5%) e degli attentati (5, +150%).
Nel corso dei lavori - ai quali hanno presenziato anche il comandante provinciale dei Carabinieri, Marco Carletti; il comandante provinciale della Guardia di finanza, Gerardo Mastrodomenico; e il vicario del Questore, Antonio Borelli - sono intervenuti, inoltre, il dirigente ufficio “Aziende sequestrate e confiscate 2” Sede di Reggio Calabria Agenzia nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, Giuseppe Quattrone; e il segretario generale Fondazione di Comunità Messina, Gaetano Giunta.
Presente, altresì, in modalità web, il dirigente ufficio “Sede Secondaria di Reggio Calabria” Agenzia nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, Massimo Nicolò.