GOTHA 6, DIVENTANO DEFINITIVE LE CONDANNE PER GULLOTTI, RAO, DI SALVO, MAZZAGATTI E CALDERONE
Condanne all'ergastolo definitive per la cupola mafiosa di Barcellona. La Corte di Cassazione ha infatti respinto gli appelli dei difensori e confermato la sentenza d’appello che aveva deciso il carcere a vita per sette imputati, considerati i capi dell'organizzazione mafiosa.
La Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha confermato le condanne all’ergastolo dei capi Giuseppe Gullotti, Giovanni Rao (fu comunque assolto dall'omicidio di Carmelo Mazza), Salvatore Sem Di Salvo, Carmelo Giambò e Pietro Nicola Mazzagatti per il reato di omicidio. Condanna all’ergastolo anche per il killer Antonino Calderone detto “Caiella”. Per Antonino Calderone, classe 1988 (condannato a 16 anni e 3 mesi) e il collaboratore di giustizia Aurelio Micale, è stata confermata la pena temporanea.
Per Gullotti si tratta senza dubbio di una mazzata perché, con il processo di revisione in corso a Reggio Calabria per la condanna a trent'anni come mandante dell'omicidio del giornalista Beppe Alfano, probabilmente sperava di poter riacquistare la libertà se le cose si fossero messe bene su quel fronte e sull'ergastolo che pendeva per la “Gotha 6”. Ma adesso lo scenario, per lui, è cambiato.
Per gli omicidi di Felice Iannello e Domenico Pelleriti è stato disposto, nei confronti del solo Salvatore Di Salvo, l'annullamento con rinvio alla Corte di Assise di Appello di Reggio Calabria. Annullamento senza rinvio per Angelo Caliri per morte del reo.
LA SENTENZA D'APPELLO.
La Corte d'Appello a maggio scorso aveva confermato gli ergastoli per la cupola mafiosa di Barcellona, alla fine del processo scaturito dall’operazione Gotha 6, l’ultima tranche della maxi inchiesta sui clan del Longano e sui 17 omicidi disseminati tra il 1993 e il 2012.
A chiedere a giudici e giurati della Corte d’assise d’appello di Messina la conferma della sentenza di primo grado, erano stati per l'accusa il procuratore generale Vincenzo Barbaro e il sostituto pg Felice Lima. E le richieste erano state accolte.
Ergastolo confermato quindi per Antonino Calderone “Caiella”, Giovanni Rao, Salvatore “Sem” Di Salvo, Carmelo Giambò, Pietro Nicola Mazzagatti, Angelo Caliri e Giuseppe Gullotti.
Per Rao la Corte ha deciso un'assoluzione da un omicidio con la formula per "non aver commesso il fatto". Per Antonino Calderone (cl. 1988) la pena è stata ridotta da 18 a 16 anni e 3 mesi, mentre per il pentito Aurelio Micale è stata confermata.