La proposta alla Camera di Renato Accorinti: Escludere i Paesi in guerra dalle Olimpiadi
Esclusione dalle Olimpiadi per tutti quei Paesi che dichiarano la guerra. È la proposta dell’ex sindaco di Messina Renato Accorinti, oggi presentata alla Camera dei Deputati, affinché quello che è stat fatto con Russia e Bielorussia si metta nero su bianco e diventi una norma a tutti gli effetti all’interno dello statuto.
«È una proposta semplice che ha trovato il consenso di tutti i partiti – ha commentato Accorinti – Un’iniziativa per fare quello che già ha fatto il Comitato olimpico internazionale vietando a Russia e Bielorussia di partecipare alle Olimpiadi e alle Paraolimpiadi ancora in corso. La mia idea è molto forte: il Comitato olimpico internazionale deve mettere un articolo chiaro all’interno dello statuto nella quale prevede che qualunque nazione faccia un’invasione venga messa fuori da tutte le manifestazioni sportive internazionali. La pace e le Olimpiadi sono un tutt’uno, mentre le Olimpiadi e la guerra è un ossimoro. La tregua olimpica nasce dai greci che hanno fatto le Olimpiadi proprio per unire i popoli, non per ammazzarsi. Chi vuole la guerra deve sapere già da ora che diventa automatica l’esclusione se dà luogo ad un’invasione di un altro Stato».
«Oltre all’esclusione, segnale che deve essere forte, ho proposto anche che nel periodo del delle Olimpiadi si invitino le nazioni che sono in conflitto a fare tavoli per la pace – aggiunge l’ex sindaco di Messina – Si invitano a fare marcia indietro e a trovare una soluzione al problema che non sia la guerra. La diplomazia è un segnale forte, ma io dico agli atleti e al popolo di quella nazione che si devono ribellare al governo che fa la guerra. Io lo farei. Partecipare alle Olimpiadi e stare in guerra diventa una contraddizione. È un momento duro quando c’è una sanzione, è sempre una ferita che fa male. Chiediamo tavoli di confronto per cercare di finire la guerra e permettere agli atleti di ritornare a gareggiare».