Rinviato a giudizio l’ex comandante della Polizia Metropolitana di Messina Antonino Triolo
Associazione a delinquere, corruzione, turbativa d’asta, questi, a vario titolo, i reati per i quali sono stati rinviati a giudizio dal Gup di Messina, Simona Finocchiaro, 10 persone e una società. Si tratta di coloro che furono coinvolti nell’inchiesta sui lavori di ripristino delle strade provinciali della zona ionica del Messinese.
Tra i rinviati a giudizio anche l’ex comandante della Polizia Metropolitana di Messina, Antonino Triolo,quello della Polizia municipale di Letojanni, Alessandro Molteni, e uno dei suoi ispettori, Santo Triglia.
Le indagini furono affidate ai carabinieri della Compagnia di Taormina. Stabilirono che Molteni e Triglia avrebbero favorito l’affidamento dei lavori di messa in sicurezza delle strade, danneggiate o anche solo sporcate, a seguito di incidenti avvenuti nel territorio di loro competenza, ad una unica ditta, la ‘SOS Strade’.
Per facilitare il tutto – a detta dell’accusa – comandante e ispettore sarebbero intervenuti sempre in prima persona sui luoghi dei sinistri, al fine di convogliare su quella ditta la pulizia delle strade. E non finiva qui, perchè anche la rimozione delle vetture incidentate aveva una sola ditta atta al servizio, la “La Car” di Santa Teresa di Riva.
Il ripristino della viabilità dopo un incidente stradale, dunque, sostennero gli inquirenti, toccava sempre alla stessa ditta, della quale erano titolari la figlia di Molteni, Elisa, e la moglie di Triglia, Gaetana Cardile. Mentre la rimozione dei mezzi la affidavano a La Car di Andrea Lo Conti. I costi di entrambe le operazioni non erano a carico dell’Ente affidatario ( la polizia municipale di Letojanni) ma delle compagnie assicurative il cui cliente risultava essere responsabile del sinistro.
La ‘buccia di banana’ su cui scivola il sistema corruttivo, sempre a detta dell’accusa, sarebbe stato un incidente avvenuto a Mongiuffi Melia. Quel territorio non fa parte di quello di competenza di Molteni e Triglia, eppure è sempre quest’ultimo a presentarsi sul luogo del sinistro e a chiedere l’intervento della SOS Strade per ripulire la strada del gasolio riversatosi sull’asfalto. Ne nasce una questione di incompetenza territoriale tra polizie municipali. Nascono anche sospetti su quelle costanti presenze, si scopre che sono tanti gli incidenti nei quali intervengono sempre gli stessi funzionari per i rilievi, e sempre le stesse ditte per la messa in sicurezza della viabilità e la rimozione dei veicoli. Intercettazioni telefoniche fanno il resto.
Ne viene fuori che anche l’allora capo della Polizia provinciale di Messina, Triolo, secondo l’ipotesi d’accusa, in cambio di favori e regalìe, avrebbe favorito le chiamate dirette alla Sos strade.
Oggi sono stati rinviati a giudizio, oltre Triolo, Molteni e Triglia, anche Elisa Molteni; Gaetana Cardile (moglie di Triglia); Antonino Navarria, amministratore della Sos Strade Srl; Andrea Lo Conti (40) amministratoire della “La Car”; Antonello Cosentino, dipendente del Comune di Santa Teresa Riva; suo figlio, Filippo Cosentino; Antonio Iantorno; la stessa Sos strade.