De Luca ancora contro il Consiglio comunale
“Tutte le delibere esitate dalla giunta comunale prima delle dimissioni del sindaco sono decadute”: a dirlo il presidente del Consiglio Claudio Cardile a poche ore dalla ripresa in aula dell’attività politica con all’ordine del giorno la modifica degli statuti delle società partecipate per la nomina di un amministratore unico e il “taglio” dei Consigli d’amministrazione. Cardile aveva già sottolineato che tutte le delibere approvate dalla giunta come il Bilancio di previsione 2022, il Piano di alienazione degli immobili e il nuovo Piano di riequilibrio e non votate dal Consiglio dovranno essere vagliate dal commissario ancora non nominato dalla Regione.
L’ex sindaco De Luca contesta gli unici politici eletti rimasti a Palazzo Zanca: “È inaccettabile che certi consiglieri cerchino scuse per non approvare atti fondamentali per la vita amministrativa e per quella dei messinesi. Per fare un dispetto a me non esitano a fare danno alla città! Ci sono atti come la rimodulazione del piano di riequilibrio e il bilancio preventivo, a cui si legano importanti misure come l’esenzione dal pagamento di tributi e tariffe comunali a beneficio di molte categorie, che non possono essere rinviati per motivi formali. Non si comprende perché una proposta di deliberazione, sottoscritta dal dirigente e corredata da tutti i pareri, non possa essere fatta propria, con tutte le eventuali modifiche ritenute utili, discussa e deliberata dal Consiglio Comunale. Colgo allora l’occasione – prosegue De Luca – per invitare il gruppo misto, cioè quei consiglieri che con vero senso di responsabilità hanno sostenuto in questi anni l’azione amministrativa, a sottoscrivere tutte – tranne una – le proposte da noi presentate che giacciono nei cassetti del presidente Cardile. Tutte tranne la proposta relativa alla rimodulazione del piano di riequilibrio. Perché piuttosto che vederla fatta oggetto di azioni di sciacallaggio, inclusa la bocciatura, preferisco che la Corte dei conti si pronunci definitivamente – in tempi assai più brevi – sul buon lavoro da noi già svolto. Che certi consiglieri ed il Presidente del Consiglio Comunale fossero allergici ai doveri del loro ruolo lo sapevamo e lo abbiamo denunziato più volte, come quando in due occasioni a distanza di un anno hanno violato la legge rifiutandosi di trattare la relazione annuale del sindaco. Pensavamo che approfittassero delle dimissioni di questa amministrazione – a quasi tutti loro non gradita – per farci vedere quanto sono bravi. Invece, ne approfittano per tenere tutto fermo. Ma non riusciranno a fare neanche questo!”