I “Viaggimmaginari” di Concetta De Pasquale in mostra al Vittorio Emanuele
Alle ore 18,00 di venerdì 28 gennaio, nel nuovo spazio espositivo del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, nell’ambito del progetto “L’Opera al Centro” curato da Giuseppe La Motta, verrà inaugurata la mostra “Viaggimmaginari”, di Concetta De Pasquale, con i testi di Milena Romeo. All’inaugurazione sarà presente il presidente Orazio Miloro, il consigliere Giuseppe Ministeri ed il Sovrintendente Gianfranco Scoglio.
Venticinque opere esposte
Nella mostra “Viaggimmaginari”, le venticinque opere della nuova produzione di Concetta De Pasquale comprendono acquarelli e dipinti soprattutto su carte nautiche con tante storie intrappolate che lei legge e tira fuori con rispetto. Le tecniche usate sono olio, catrame e muffe marine su carta nautica; olio e catrame su carta; acquarello su carta storica (orto di Messina e porto di Montecarlo che dialogano), tecnica mista su carta di cotone. La De Pasquale accumula carte e accumula storie. Alcune vengono dall’inabissamento di una barca a vela nel porto di Palermo dal nome “Giramondo” che lei ha spazzolato, pulito, recuperato; altre vengono da una amica armatrice, sponsor di progetti comuni che le ha inviate carte usate; altre, nuove, provengono dalla Marina Militare; altre dal Cartografico di Genova; altre dall’Oceanografico del Principato di Monaco con fogli fini e impalpabili.
E ricomincia il viaggio, su rotte immaginate, riviste e ripercorse con i sentieri della fantasia. Ogni carta ha un suo racconto. Attraversa virtualmente il Mar Tirreno, l’isola di Minorca, Capo Passero, il golfo di Napoli, lo stretto di Bonifacio, Portofino, Genova, Sanremo, Capo San Sebastian, Piombino. Chiusa al mondo, come tutti, nei lunghi mesi di isolamento, si è spostata dipingendo. Il rapporto dell’artista con questo materiale nobile è antico e anche amoroso.
L’artista
Concetta De Pasquale nasce a Salò (BS) nel 1959. Trasferitasi in Sicilia con la famiglia negli anni Settanta, si laurea a Messina in lettere, specializzandosi ad Urbino in Storia dell’Arte. Successivamente si laurea in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove avrà modo di frequentare gli studi degli scultori Fausto Melotti e Nanni Valentini, suoi maestri nell’uso minimale e rigoroso della materia. Tra la fine degli anni Settanta e gli anni Ottanta apre il suo primo studio di pittura a Messina e inizia a esporre i suoi lavori performativi e materici e le sue Terre in importanti spazi espositivi: alla Galleria Hobelix, alla Galleria Il Gabbiano e allo spazio Arte della Fiera di Messina; alla Galleria Sincron di Brescia; alla Galleria Gianni Caruso di Torino, al Caffè Voltair a Firenze, alla Galleria Fluxia di Chiavari, alla Galleria Spazio di Sauze D’oulx, alla Fondazione Mazzullo a Taormina e alle Palazzine cinesi di Catania. Viene invitata alla Expoarte di Bari e all’Arte Fiera di Bologna.
In questi primi anni si occupano della sua opera i critici: Teresa Pugliatti, Lucio Barbera, Giovanna Giordano, Maria Teresa Roberto, Giuliano Serafini, Rosario Genovese, Giovanni Jovine. Contemporaneamente alla sua attività artistica si dedica all’insegnamento presso il Liceo Artistico di Messina.
Pittura visionaria
Negli anni Novanta, dopo le prime esperienze artistiche con materiali diversi, la sua attenzione si ferma sulla carta che diventa supporto privilegiato per una pittura organica essenziale ed intima che indaga il corpo nella sua doppia valenza, fisica e spirituale. La sua è una pittura visionaria che scaturisce dall’esperienza che il proprio corpo compie incontrando direttamente la carta. La pittrice, infatti, nelle sue grandi carte non si limita a deporvi pittura, ma lascia che questa si faccia sudario ad incarnare segni, impronte e tracce di una esperienza che prima di essere pittorica è mentale e spirituale. Negli anni successivi, il suo percorso artistico, si fa sempre più intenso arricchendosi, durante i suoi molteplici viaggi, di importanti scambi artistici con personalità di spicco nel mondo dell’arte, scrittori, architetti, fotografi, registi e musicisti, con i quali intraprende un dialogo creativo realizzando in team libri d’arte, spettacoli, performance ed installazioni.
Le esperienze all’estero
Dal 2000 inizia a esporre anche all’estero in spazi pubblici e gallerie private a Stoccolma, Lisbona, Spagna, Parigi, Nizza, Principato di Monaco, Londra, Strasburgo, Budapest, Bruxelles, Berlino, Lugano, Indonesia e Dubai. Realizza Progetti e Mostre Personali in importanti Musei, come: Palazzo Medici Riccardi a Firenze; Palazzo Duchi di Santo Stefano a Taormina; Palazzo D’Amico e Museo del Castello a Milazzo; Palazzo della Cultura a Catania; Monte di Pietà a Messina; Palazzo Zenobio a Venezia; Maschio Angioino e PAN-Palazzo delle Arti a Napoli; Galleria Civica di Arte Contemporanea Montevergini a Siracusa; Forte Stella a Porto Ercole; Palazzo della Loggia dei mercanti a Montepulciano; Museo Regionale d’Arte Contemporanea Riso e alla Fondazione Federico II dell’A.R.S. Assemblea Regionale Siciliana a Palermo; Museo Civico del Convento del Carmine a Marsala; Museo Tecnico Navale della Marina Militare della Spezia; Museo del Mar di Santa Pola in Spagna. Di lei si occupano e scrivono i critici Francesco Gallo Mazzeo, Fiorella Nicosia, Tommaso Trini, Antonio Vitale, Marco Marinacci, Josuè Allegrini, Marco Moretti, Francesco Carbone, Carmela Cappa, Ornella Fazzina, Maria Froncillo Nicosia, Gaetano Bongiovanni, Katia Giannetto, Alessandro Masi, Maurizio Vitiello, Vittorio Sgarbi, Giulia Jurinich.
Nel 2003 viene invitata alla Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea a Firenze curata da John Spike; nel 2012 alla Fondazione Terre Medicee di Seravezza, Le avventure della forma curata da Marco Moretti; Nel 2011 la partecipazione al Padiglione Italia della 54^ Biennale di Venezia, curata da Vittorio Sgarbi che la invita anche ad esporre nel 2015 ad Artisti di Sicilia a Catania, e all’Expo di Milano; La presenza a BIAS 2018 e 2020, Biennale Internazionale d’Arte Sacra delle Credenze Religiose e Religioni dell’Umanità – Palermo, Sicilia, Venezia, Egitto, Israele | Porta itineris dicitur longissima esse, a cura di Chiara Donà dalle Rose; Nel 2019 viene invitata ad esporre al Salone Nautico Internazionale di Genova e al Cartografico della Marina Militare; Nel 2021 la partecipazione a WopArt works on paper a Lugano a cura di Robert Philips.
Per la città di Messina nel 2010 ha progettato e realizzato una scultura monumentale, commissionata dal Comune per la piazza del Teatro V. Emanuele. Attualmente vive e lavora nel suo studio artistico in Sicilia sul Mare, intraprendendo spesso viaggi in barca a vela come “Pittrice di bordo” dove realizza taccuini di viaggio e traccia rotte reali e immaginarie su carte nautiche dei suoi viaggi.
Le sue opere sono presenti in Musei e in importanti Collezioni pubbliche e private in Italia e all’Estero.
La mostra potrà essere visitata tutti i giorni, escluso il lunedì, dal 28 gennaio all’8 febbraio nelle fasce orarie 10.00/12.30 – 16.00/18.40.