MESSINA: Università, accertamenti su spese. “In 4 mesi ha affidato lavori e forniture per 40 milioni”
Continua la guerra a distanza tra Pietro Navarra e Salvatore Cuzzocrea, l'ex rettore e colui che gli è subentrato. Una guerra senza esclusione di colpi. Il nuovo guanto di sfida è in un'interrogazione parlamentare, presentata dal gruppo del Pd. Non c'è la firma di Navarra, ma è evidente che il deputato messinese del Partito democratico sia l'ispiratore dell'atto rivolto al Governo, con il quale si chiede di fare chiarezza su alcuni aspetti riguardanti l'Università di Messina.
L'Università degli Studi di Messina negli ultimi quattro mesi ha affidato lavori e forniture per un importo complessivo di quasi 40 milioni di euro.
Lo dice il gruppo Pd alla Camera che ha presentato una interrogazione parlamentare, con primo firmatario Umberto Del Basso De Caro, in cui si evidenzia che le delibere dell'Università si caratterizzano per la scelta diretta del contraente senza alcuna procedura ad evidenza pubblica, per il ribasso praticato da tutti gli aggiudicatari nella stessa misura "e, soprattutto, per il riferimento improprio, a parere degli interroganti, alla normativa introdotta dal DL 76/2020 (articolo 2, comma 4).
Tale disposizione normativa, la cui ratio è certamente rinvenibile nella necessità di incentivare gli investimenti pubblici in relazione all'aggiudicazione dei contratti pubblici sopra soglia, impedisce espressamente che l'ente appaltante possa derogare ai principi di trasparenza, di libera concorrenza, di non discriminazione previsti dagli artt. 18, 57, 58, 59 della Direttiva 2014/24/UE e l'art. 30 D.Lvo 50/2016".
Pertanto, vengono interrogati il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile e il ministro dell'Università per sapere "se siano a conoscenza delle procedure adottate per gli affidamenti diretti plurimilionari da parte dell'Università di Messina, se intendano disporre ulteriori elementi conoscitivi e se, all'esito di una compiuta istruttoria, ritengano opportuno e doveroso adottare iniziative, per quanto di competenza, per far luce sull'intera vicenda che, ad avviso degli interroganti, integra profili di responsabilità amministrativa, contabile e penale".
Immediata e lapidaria la replica del rettore Salvatore Cuzzocrea: "Tutti gli atti dell'amministrazione universitaria sono stati espletati nel pieno rispetto della legge e delle indicazioni dell'Anac in materia di anti-corruzione. Abbiamo stipulato un recente accordo con la guardia di finanza proprio per assicurare a tutti gli atti il profilo della massima trasparenza. Le carte ai ministri, se sono interessati, gliele faremo pervenire noi. Siamo sereni e consapevoli di avere avviato una serie di progetti e di investimenti per il bene della città. Resta l'amarezza per l'ennesimo atto, esclusivamente politico, all'Università e alla città di Messina".