Arcigay: “Basta scontri politici, lavoriamo insieme per combattere il nemico covid”
"Assistiamo ad una becera ed insensibile contesa politica finalizzata a delegittimare l’avversario con ogni mezzo e modo a discapito del bene comune”. E ancora: "Chiediamo che si torni a fare politica anche solo il tempo per trovare le soluzioni per chi soffre”.
Sono alcuni dei passaggi del lungo appello dell'associazione Arcigay Makwan Messina presieduta da Rosario Duca ch rihiede richiede la massima attenzione e grande senso di responsabilità in un momento così delicato per la vita del paese e della città in particolare che si confronta con un incremento di contagi record. L'appello è a tutti i politici che soffiano sul fuoco mentre "siamo di fronte ad un ulteriore aggravamento della situazione pandemica, i contagi hanno superato la soglia limite e le terapie intensive sono in forte sofferenza” e oltre alla sofferenza per chi contrae il virus c'è “anche a quella economica di centinaia di persone costrette a rimanere in quarantena o che a causa del covid hanno perso il lavoro e non possono più provvedere al minimo indispensabile per sostenere le proprie famiglie. Tantissime le richieste che giungono alle associazioni che si occupano di sostegno ai bisognosi, ma anche a quelle che si occupano d’altro”.
Una situazione drammatica che invece di generare un "supplemento” di buon senso sta registrando sterili polemiche.
“Lontana ormai è quella Politica con la P maiuscola che metteva al primo posto il bisogno de* cittadin* e che, davanti alle emergenze, sapeva mettere da parte la contesa politica per unire le forze e rispondere con tutti i mezzi a disposizione alle urgenze ed alle necessità di chi si dice essere rappresentanti - si legge nella nota di Arcigay - Si leggono dichiarazioni rilasciate alla stampa che farebbero rabbrividire il più becero degli esseri umani. Arcigay Makwan Messina, associazione impegnata per i diritti civili e sociali, apartitica per statuto, non può rimanere impassibile davanti a questo modo di affrontare l’emergenza e lancia un appello alle forze politiche cittadine ed all’Amministrazione di sospendere per qualche giorno ogni diatriba e trovare il modo per sostenere chiunque causa covid si trovi in difficoltà. C’è in atto una vera guerra da combattere contro un nemico invisibile, che sta mietendo migliaia di vittime e gettando nella disperazione tantissime persone e famiglie e la responsabilità di venire loro incontro deve venire da tutta la politica. Nessun partito che siede sugli scranni del Consiglio Comunale, all’Ars o al Governo può sentirsi assolto perché, come ci insegna Fabrizio De Andrè, “sono lo stesso coinvolti”.
Arcigay chiede che si torni a fare politica “anche solo il tempo per trovare le soluzioni per chi soffre”. In particolare chiede che:
a) Si riattivi quella macchina operativa che durante la prima ondata pandemica, anche se con alti e bassi, ha distribuito la spesa alle famiglie;
b) si reperiscano urgentemente fondi per attivare di nuovo la Family Card e che sia molto più facilmente accessibile rispetto al passato. L’aver avuto un ISEE in un certo modo l’anno prima non significa che si è nelle condizioni di sopravvivere senza lavorare l’anno successivo!
c) si trovino i fondi per sostenere il pagamento delle utenze per chiunque ne abbia necessità, trovando un metodo più equo rispetto al passato, quando si chiedeva alle famiglie in difficoltà di anticipare le somme per poi averle rimborsate;
d) si distribuiscano mascherine FFP2 gratuite alle famiglie in emergenza;
c) si tutelino le persone diversamente abili e si crei un servizio ad hoc per essere vicini a* nostr* concittadin* più fragili ed ai loro famigliari.
"Insomma - conclude la nota - se in tempo di guerra si tralascia un’opera pubblica per andare in soccorso a chi questa guerra ha lasciato gravi ferite, non sarà la fine del mondo. La povertà non è mai una colpa. Mai”.