9 Dicembre 2021 Attualità
Il Covid ha ucciso il colonnello Salvo Gagliano. Il ricordo del magistrato Sebastiano Ardita
Il Covid ha ucciso il capo di Stato Maggiore, colonnello Salvo Gagliano. L’ufficiale, 57 anni, al comando interregionale Culqualber di Messina era ricoverato a Modena. Si è spento ieri, perdendo la sua battaglia contro il virus. Già comandante del reparto operativo del comando provinciale carabinieri Lecce, poi comandante provinciale a Ragusa, aveva un importante curriculum alle spalle. Originario di Mirabella Imbaccari, si era distinto sin da giovanissimo per le sue doti professionali e umane. Il magistrato e amico Sebastiano Ardita lo ricorda così in un post su Facebook:
“Salvo Gagliano è mancato oggi, se lo è portato via il Covid. Eravamo compagni di classe al Liceo dei Salesiani di Catania e siamo stati giovanissimi ufficiali di complemento dei Carabinieri del 117^ Corso. Lui ha continuato, per me fu solamente il servizio militare.
Salvo aveva l’Arma nel sangue ed adorava i Carabinieri e quella divisa: era stato lui a convincermi ad indossarla.
Attualmente era il Capo di stato maggiore del comando interregionale dei Carabinieri Colcubar, ma per me era sempre quel ragazzino di 16 anni che giocava a fare la testa di cuoio dei Carabinieri: una persona cara, un amico fraterno. Ha partecipato a delicate indagini, arrestato latitanti, servito lo Stato senza temere pericoli. Aveva comandato lo squadrone eliportato Cacciatori in Calabria. Era un ufficiale valoroso ed un uomo sensibile e generoso. Ha onorato l’Arma e ne era onorato.
Salvo era un credente vero, ed è tornato a casa. Ma non ci dimenticheremo di lui per quello che ha dato in questa terra”.