Lavoratori e sindacati storcono il naso: “Confezioni griffate Pernigotti con specialità prodotte nel messinese”
Lo stabilimento di Novi Ligure lavora al minimo e nei supermercati si trovano prodotti a marchio Pernigotti ma non usciti dall’impianto di viale Rimembranza». Lavoratori e sindacati storcono il naso di fronte a due situazioni: da una parte, la mancata attuazione del piano di rilancio della fabbrica sottoscritto la scorsa estate dalla proprietà, dai sindacati e dal ministero del Lavoro e dall’altra la presenza sul mercato di confezioni natalizie che non sono state prodotte a Novi.
Negli scaffali dei supermercati, anche del Novese, si nota infatti il marchio «Pernigotti 1860» sulla confezione Collection prestige dell’azienda Le Cadeau, all’interno della quale si trovano, oltre a un panettone e a una bottiglia di spumante, praline di cioccolato prodotte in Sicilia, a Francavilla di Sicilia, in provincia di Messina, la stessa località da dove arrivano il torrone alle mandorle ricoperto al cioccolato e la tavoletta di cioccolato presenti nella confezione natalizia. Invece, il vasetto di crema alla nocciola arriva da Villafranca (Verona).
Nulla da Novi Ligure. Il documento di luglio prevede investimenti per oltre 4 milioni di euro a Novi con l’arrivo di nuovi macchinari utili non solo a potenziare la produzione ma anche a trasferire a Novi alcune produzioni effettuate altrove, come le creme spalmabili prodotte in Turchia.
Secondo quanto era stato detto a luglio, la produzione delle creme dovrebbe partire a gennaio dopo l’allestimento del nuovo impianto di produzione. Tutto ciò anche e soprattutto per mantenere i posti di lavoro, attraverso la formazione del personale da parte della proprietà.Invece, in tutti questi mesi, tutto è rimasto fermo nel capannone di viale della Rimembranza e ora emerge che la proprietà turca ha fatto produrre altrove per il Natale specialità, invece che a Novi, come il torrone, le praline e le tavolette di cioccolato. «Il 23 novembre – ricorda Tiziano Crocco, sindacalista della Uila-Uil – è in programma un incontro con il ministero dello Sviluppo economico (Mise), già calendarizzato proprio per valutare l’attuazione del piano di rilancio industriale. Purtroppo i sindacati non sono stati invitati ma chiederemo di poter prendere parte o comunque di essere resi partecipi di quanto sarà detto in quella sede vista la situazione di stallo dell’attività a Novi Ligure».
Nella fabbrica dolciaria si lavora solo su un turno, dalle 8 alle 16, ed è in vigore la cassa integrazione a rotazione per tutti i lavoratori, mentre gli interinali non sono stati richiamati». «La campagna natalizia è terminata da tempo ma ora - ricorda Crocco - dovrebbe già essere iniziata quella di Pasqua. Chiediamo che il Mise prenda una posizione poiché le premesse davvero non sono positive».