Scuole chiuse ma asili aperti, sindacati contro De Luca: “Sicurezza sacrificata agli umori degli utenti facebook”
Continua a far discutere l’ordinanza del sindaco legata alle difficoltà per la chiusura dell’A18 nel tratto Roccalumera-Tremestieri. Ad intervenire con una nota sono questa volta i sindacati Flc Cgil, Cisl e Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Umans che chiedono l'intervento del prefetto:
“Ancora una volta il sindaco gioca sui social invece di pensare a tutelare la salute dei suoi cittadini nelle sedi istituzionali”, si legge in una nota a firma di Pietro Patti (Flc Cgil), Maria Falcone (Cisl Scuola), Salvatore Piccolo (Uil Scuola), Antonio Princiotta (Snals Confsal), Santino Marchetta (Gilda Umans) che chiedono l’intervento “del prefetto e delle istituzioni preposte affinché si facciano garanti della salute pubblica e della sicurezza degli alunni e dei lavoratori interessati”.
“Con l’ordinanza n°244 si dispone la chiusura di tutte le scuole tranne per gli asili nido e la scuola dell’infanzia. – continuano i sindacati - Le bambine e i bambini, le alunne e gli alunni più piccoli, i dirigenti scolastici, il corpo docente dell’infanzia e il personale ATA per l’ennesima volta vengono considerati cittadini e lavoratori di serie B. La scuola dell’infanzia non è un parcheggio. La scuola non è un servizio a domanda individuale. Si possono assecondare gli umori degli utenti di Facebook per prendere decisioni così importanti? – chiedono - Era già successo nell’agosto del 2018 quando si sospesero solo le attività didattiche perché le scuole erano prive delle certificazioni antisismiche e dei certificati di conformità degli impianti elettrici. Se la finalità della suddetta ordinanza è quella di tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini, perché escludere una categoria di cittadini? Forse questi lavoratori e questi alunni sono immuni da eventuali pericoli? Vorremmo conoscere le ragioni di questa decisione che certamente influirà negativamente sull’organizzazione didattica e amministrativa delle scuole interessate alla chiusura”.
Secondo i sindacati, le ordinanze del sindaco De Luca, “come era già successo nell’autunno del 2020, invece di proteggere la salute e garantire la sicurezza dei cittadini, mettono in difficoltà i dirigenti scolastici e il personale della scuola nella gestione delle attività didattiche”.