L’INCHIESTA ‘TOTEM 2’, 48 ASSOLUZIONI. TUTTI I NOMI
"Il fatto non sussiste". Si conclude con 48 assoluzioni il processo «Totem 2», nato dall’inchiesta «Totem», l’indagine della Dda di Messina contro il clan di Giostra. Al centro di questo processo la parte relativa alla gestione e alla collocazione in varie attività commerciali, dei cosiddetti totem, gli apparecchi terminali collegati ad internet per poter effettuare le giocate. Il processo riguardava infatti i gestori di sale giochi e centri scommesse.
La sentenza è della Prima sezione penale del Tribunale, presieduta dal presidente Adriana Sciglio, che ha disposto 48 assoluzioni e una solo condanna a tre mesi per Francesco Barresi (e 516,46 euro di ammenda).
Gli imputati assolti sono Luigi Tibia, Giuseppe Schepis, Roberto Lecca, Francesco Forestieri, Carmelo Salvo, Pietro Santamaria, Natale Caruso, Simone Pati, Antonio Civello, Maria Antonia Cicero, Michele Lombardini, Luciano De Leo, Francesco Gigliarano, Daniele Pantò, Giuseppe Cucinotta, Francesco La Camera, Antonino Guglielmino, Santi De Leo, Fortunato Bellamacina, Antonino Agatino Epaminonda, Daniele Vinci, Massimo Currò, Paolo Currò, Toruccio Salvatico, Filippo Marsala, Veronica Pernicone, Anna Morana, Luigi Irrera, Paolo Chiaia, Antonino Cutè, FrancescoBitto, Roberto Ferrara, Gaetano Russo, Giovanni Mancuso, Rosario Costantino, Giovanni Zanghì, Carlo Sergi, Pasquale Romeo, Francesco Irrera, Ignazio Vinci, Francesco Giuffrida, Giovanni Ieni, Giovanni Pagano, Concetta Pappalardo, Mario Rello, Francesco Tomasello, Giovanni Versaci e Orazio Margurio.
Hanno difeso gli avvocati Salvatore Silvestro, Alessandro Billè, Roberto Materia, Giuseppe Donato, Antonio Giacobello, Antonio Arena, Luigi Cangemi, Salvatore Mirabile, Angela Cicciari, Carmelo Picciotto, Gianluca Currò, Nino Favazzo, Oleg Traclò, Nino Cacia, Fabrizio Alessi, Nunzio Rosso e Cinzia Panebianco.