Politica e Sindacato / 13 Dicembre 2025
Redditi record: il Ponte d’oro di Ciucci e Recchi
Di Ilaria Proietti - Il Ponte non c’è e forse mai ci sarà. Ma intanto il banco vince sempre, almeno a guardare i redditi alla Stretto di Messina spa specie per i vertici della società rappresentati in particolare da Pietro Cucci, l’uomo del Ponte per volere di Silvio Berlusconi poi richiamato dal governo Meloni al comando quando è stato deciso di togliere il progetto dalla naftalina. E ora? Corte dei Conti o meno, ritardi e slittamenti che ormai hanno reso leggendarie anche le prime pietre annunciate da Matteo Salvini, intanto corrono gli stipendi, come da tradizione. Basta guardare quelli nei ruoli apicali della società, per tacere degli emolumenti per i dirigenti convinti a farsi distaccare nella Spa da Anas, dove non esiste il tetto agli stipendi che ha afflitto altrove l’alta dirigenza pubblica. Ma ovviamente il meglio è per il gran boiardo di Stato Ciucci. Per l’amministratore delegato Ciucci il 730 del 2025 è da leccarsi i baffi: il suo reddito . . .