9 Aprile 2025 Giudiziaria

L’indagine della Procura sul gioco illegale: Al centro del traffico la “skin” Derbybet

“L’intuizione - spiega il gip nella sua ordinanza -, che ha consentito all’organizzazione di creare una vasta rete di gioco illegale è stata sicuramente quella di realizzare un ben collaudato sistema capace di espandersi, in maniera capillare, in territori accuratamente selezionati per la commercializzazione di un proprio prodotto lecito ed idoneo a tale scopo”. In sostanza il gruppo criminale si è comportato come un concessionario autorizzato nella gestione di una determinata “skin” di gioco, che presentava alte percentuali di gradimento indirizzate su due precise direttrici: una sull’utenza finale (scommettitori) grazie alla fluidità grafica, alle numerose scelte di pronostici ed a migliori giochi del casinò e l'altra sulle agenzie per le modalità di approvvigionamento (ricariche e pagamenti delle vincite) e per le più alte percentuali di guadagni corrisposti. Questo prodotto è rappresentato dalla skin Derbybet, che attraverso il frenetico ricorso alla realizzazione di centinaia di Pvr, ovvero i Punti vendita ricariche, non soggetti alle restrizioni della legge, ha permesso di fidelizzare un enorme bacino di utenza, ed alla quale affiancare anche le illegali “skin.com”.