12 Marzo 2025 Sport Cultura Spettacolo

“Ci incontravamo tutti al bar Nettuno”. Enzo Celi si racconta a ‘Vite spericolate’

Di Tonino Cafeo. Prosegue il nostro viaggio nei laboratori d'arte e creatività della nostra città. La trentanovesima puntata di "Vite Spericolate, storie speciali di persone normali", è dedicata alla pittura di Enzo Celi.
Celi, classe 1936, è tra i protagonisti della vita culturale in riva allo Stretto dalla fine degli anni '50. Attraverso la sua attività, sia come pittore che come gallerista e organizzatore di mostre, Messina è entrata in contatto con le principali correnti artistiche del secondo novecento, dal neorealismo di Guttuso e Carlo Levi alle sperimentazioni delle avanguardie nei decenni successivi.
Enzo Celi esordisce nel 1958 con una personale organizzata all’Istituto Verona Trento. Sono anni ricchi di fervore, in cui si pensa che le arti figurative svolgano un ruolo fondamentale nella formazione delle persone e nello sviluppo della coscienza civile. Gli artisti si incontrano nei locali, discutono, partecipano alla vita sociale e politica cittadina. È in questo clima che, nel 1961, Celi diventa segretario provinciale della Federazione nazionale degli artisti della CGIL e si iscrive al Partito Comunista.
Mentre la sua arte si evolve e si orienta verso l’astrattismo e la sperimentazione con materiali diversi (la tela trattata con emulsioni fotografiche, la scultura in legno) Enzo Celi si distingue anche come organizzatore culturale. Nel 1969 apre la Galleria d’arte 70, che viene distrutta da una bomba fascista in seguito a una mostra sul 'Black Power', ma riesce a riprendere l’attività e negli anni successivi diventa uno dei centri espositivi più importanti del messinese.
Gli anni '70 sono per l’artista un periodo di pausa come pittore. In compenso organizza mostre rimaste nella storia, come Sicilia nella mente o Mediterranea, che ha avuto ben quattro edizioni ed è stata punto di incontro per artisti di tutti i paesi del bacino del mediterraneo, attraversati in quel periodo da conflitti e profonde trasformazioni.
A metà degli anni ottanta inizia per Enzo Celi un nuovo periodo creativo che arriva praticamente ai nostri giorni. La sua ricerca continua a confrontarsi con i linguaggi artistici della contemporaneità con risultati di grande valore estetico che le conferiscono un posto di primo piano nella storia artistica del territorio.
Buona visione.
Foto di Enrico Di Giacomo