28 Febbraio 2025 Sport Cultura Spettacolo

“Sulla strada. Fotoreporter di Sicilia”. Aperta la mostra, tutti in fila per ammirare gli scatti dei Maestri

Una grande partecipazione: il salone "Orlando Scarlata" gremito, una folla in fila per ammirare gli scatti della mostra "Sulla strada. Fotoreporter di Sicilia". Così si è aperta l'esposizione che fa parte del ciclo di eventi del Circolo della stampa di Palermo, ospitato nella sede dell'Associazione siciliana della stampa in via Francesco Crispi 286.

La mostra che ha consentito per la prima volta nella nostra regione la reunion dei principali fotoreporter che, con i loro scatti hanno reso indelebili nell’immaginario collettivo i fatti di cronaca, è stata inaugurata da Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi, Claudio Silvestri, segretario aggiunto della Fnsi e Paolo Serventi Longhi segretario nazionale dell’Unpg. L'organizzazione e la cura della mostra è stata di Franco Lannino. In esposizione 88 scatti realizzati da 44 fotografi siciliani e non ma che hanno svolto un ruolo importante dell'informazione dell'Isola. La mostra chiuderà al pubblico il 4 aprile. Gli orari di apertura saranno dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, mentre martedì e giovedì dalle 9 alle 16,30. Inoltre sarà possibile organizzare aperture straordinarie su appuntamento.

“Oggi in bilico - sottolinea Assostampa nella prefazione del libro catalogo della mostra con l'intervento di Roberto Leone, vicesegretario vicario e di Tiziana Tavella, presidente del Consiglio regionale, - ci sono i giornalisti, travolti da social network e fake news, mentre i fotografi di cronaca vengono sostituiti da smartphone, foto manipolate, mentre per la crisi che dura da anni, l’editoria rinuncia per calcolo meramente economico a qualità ed unicità. La fotografia di cronaca, dal bianco e nero al colore, ha l'obbligo naturale di raccontare la realtà, vivendo dello stesso patto etico con il lettore che sta alla base della cronaca. Per questo abbiamo voluto darle la giusta importanza. E anche per riconoscerci come parti complementari di un unico sistema, quello dell’informazione dal quale dipende la libertà e quindi la democrazia di un Paese”.