19 Febbraio 2025 Politica e Sindacato

IL PONTE SULLO STRETTO DIVENTA UN CASO EUROPEO: IL GOVERNO RISPETTI LE REGOLE UE. L’INTERVENTO DEL SEGRETARIO PROV. PD HYERACE

Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina arriva al Parlamento Europeo, ma non come il Governo avrebbe sperato. Si è tenuto oggi nelle aule di Bruxelles un incontro, promosso da forze politiche e associazioni ambientaliste e del territorio, volto a discutere i limiti ambientali e procedurali dell’opera.

L'evento è organizzato dagli europarlamentari di PD, Alleanza Verdi/Sinistra e Movimento 5 Stelle:

Annalisa Corrado (S&D),
Sandro Ruotolo (S&D),
Ignazio Marino (Greens/Ale),
Cristina Guarda (Greens/Ale),
Benedetta Scuderi (Greens/Ale),
Leoluca Orlando (Greens/Ale),
Mimmo Lucano (The Left),
Pasquale Tridico (The Left),
Giuseppe Antoci (The Left),

in collaborazione con le associazioni di cittadini e ambientaliste attive sul territorio, coordinate nel gruppo “NO PONTE”.

Amministratori, esperti e rappresentanti della società civile hanno discusso gli aspetti critici dell’infrastruttura, alla luce di quanto prescritto dalla Commissione VIA - VAS: la Commissione ha infatti sollecitato il Governo italiano a procedere secondo quanto previsto agli Articoli 6.3 e 6.4 della Direttiva Habitat, che prevedono l’obbligo di richiesta di parere alla Commissione Europea per il via libera a costruire. Questo perché l’impatto dell’opera in questione sugli ecosistemi delle zone coinvolte violerebbe le protezioni della Rete Natura 2000.

“Quello che viene chiamato parere è di fatto una deroga a costruire rispetto alle direttive che proteggono ecosistemi preziosi e ad elevato valore ecologico. Le regole europee non sono un ostacolo, ma una garanzia per la tutela del nostro patrimonio naturale e per la corretta gestione delle grandi opere. Il Ponte sullo Stretto solleva molteplici interrogativi sulla sostenibilità ambientale e sulla reale utilità dell’investimento. Chiediamo alla Commissione Europea di esercitare il massimo livello di controllo su questa procedura”, ha dichiarato Annalisa Corrado, Responsabile Conversion Ecologica del PD.

Un progetto che i partecipanti definiscono nebuloso, dannoso e antistorico, oltre che insostenibile dal punto di vista economico e ambientale.

“A nostro avviso manca del tutto l’interesse pubblico che giustifichi l’allocazione di così ingenti risorse pubbliche per un’opera che rischia di danneggiare le comunità locali su molteplici livelli”, dichiarano i partecipanti.

“Siamo di fronte all’ennesima proposta più di propaganda che di sostanza: non ci serve un altro ecomostro a danneggiare la salubrità dei nostri territori, ma interventi seri e di lunga veduta che risolvano i problemi della nostra terra”, aggiungono.

Gli organizzatori e le realtà coinvolte continueranno a rappresentare attivamente le associazioni e i cittadini nelle sedi europee, per far sentire la propria voce in difesa dell’ambiente e contro la costruzione di un’opera inutile e pericolosa.

Di seguito pubblichiamo la nota del segretario provinciale del Partito Democratico messinese, Armando Hyerace, oggi a Bruxelles, nella sede del Parlamento Europeo, per discutere le ragioni del fronte No Ponte.

NO al ponte. SI al SUD.

“Oggi a Bruxelles abbiamo esposto le ragioni per cui è essenziale guardare ad un rilancio vero del nostro territorio, guardando alle sue reali necessità. Al soddisfacimento dei bisogni fondamentali, quelli che passano dalla tutela dei diritti fondamentali. Perché non tutti pensano che gli ospedali, l’acqua e le strade siano degli accessori. C’è chi ha chiaro che salute, istruzione, lavoro, cura del territorio, legalità, sicurezza e sostenibilità ambientale ed economica vengono prima di tutto”, così Armando Hyerace, segretario provinciale del Partito Democratico Messina che, insieme alla consigliera dem del comune di Messina, Antonella Russo, ha partecipato all’incontro organizzato nella sede del Parlamento Europeo per discutere di Ponte sullo Stretto.

“Il Partito Democratico di Messina ha preso parte a questo importante momento di dialogo, nella sede del Parlamento Europeo, ponendo le legittime osservazioni che rendono la proposta del Ponte sullo Stretto irricevibile e contraria ad ogni profilo tecnico, economico e ambientale, anche rispetto alla normativa vigente di rango europeo. Il progetto attualmente in discussione viola, infatti, diversi principi fondamentali sanciti dai Trattati europei: il Principio di concorrenza leale, il Principio di tutela ambientale nonchè il Principio di precauzione, essenziale anche nell’ottica di garantire la salute pubblica. Continueremo a vigilare e a lottare contro questo progetto per una politica dei trasporti che sia davvero moderna, inclusiva e rispettosa dell’ambiente e delle comunità locali”, prosegue. “Chiediamo alle Istituzioni europee, di verificare attentamente ogni aspetto oggi segnalato e di valutare ogni azione per bloccare il progetto”.