9 Gennaio 2025 Politica e Sindacato

Ponte sullo Stretto: nessun pregiudizio evidente, i ricorrenti condannati a pagare 238mila euro di spese

"Non c'è alcun pregiudizio evidente", nessun danno ambientale in questa fase, l'azione inibitoria collettiva non è giustificata da alcuna motivazione, la società Stretto di Messina agisce in base a una legge dello Stato e le procedure di approvazione del progetto definitivo sono ancora in corso: con queste motivazioni la XVII sezione del Tribunale delle Imprese di Roma ha respinto l'istanza presentata dai legali di un gruppo di 104 cittadini, condannando i ricorrenti alle spese, per l'elevato importo di 238mila euro.

Ecco i 104 firmatari del ricorso

I nomi dei 104 ricorrenti sono: Daniela Picciolo, Beniamino Ginatempo, Miranda Petrullo, Elio Azzolina, Silvana Contino, Maria De Francesco, Antonio Giardina, Daniele Ialacqua, Maria Cattafi, Renato Calvo, Anna Di Leo, Germano Previti, Natalina Coppo, Francesca Bertè, Giuseppina Costa, Adriana Di Lella, Silvana Ficarra, Maria Florio, Rosa Mazziotta, Maria Grazia Belfiore, Maria Carmen Pucciano, Flavia Cuscinà, Katia Minniti, Santi Racchiusa, Domenico Majolino, Francesco Benedetto, Marco Giuseppe Irrera, Santo Giorgianni, Antonino Arena, Giulio Putortì, Elena Pagnoni, Lidia Manganaro, Giuseppa Gemellaro, Francesco Paolo Cimino, Lidia Lo Schiavo, Flavio Pizzol, Silvana Interdonato, Domenico Calabrò, Marisa Ficara, Giovanni Vito Antonio Lo Cicero, Bianca Pusateri, Dario Condemi, Franca Maria Grazia Gaetano, Dario Postè, Domenico Pitasi, Francesco Alfredo Mazza, Marisa Masucci, Claudia Cotroneo, Pasquale Moreno Caricato, Giuseppe Marra, Alberto Ziparo, Maurizio Marzolla, Angelo Raso, Giovanni Amedeo Cordova, Salvatore Miceli, Claudio Campo, Giuseppe Licordari, Michele Trugali, Antonino Pentimalli, Maria Vittoria Fazzone, Antonio Oppedisano, Vincenzo Mazzù, Stefano Martorano, Giuseppe Fedele, Andrea De Gregorio, Antonio Giuseppe Commodari, Giuseppe Repaci, Angelo Vazzana, Pietro Idone, Carmelina Di Per, Patrizia Cammaroto, Giuseppe Anastasi, Rosario Segreto, Domenico Gabriele Ferrante, Francesco Pagano, Giacomo Calzavara, Valentina Zafarana, Giuseppe Fusco, Sara Manti, Silvia Mazza, Claudio Catalano, Giulia Ingegneri, Giuseppe Antoci, Daniela Uccello, Annachiara Benedetto, Chiara Costantino, Daniela Ruggeri, Maria Flavia Timbro, Maria Papisca, Anna Doria, Rosa Cattafi, Giuseppe Musicò, Mario Cesareo, Giuseppe Ammendolia, Alberto Pimpo, Vito Marra, Vincenzo Clemente Cesare Franceschi, Carmela Licastro, Andrea Panebianco, Antonino Matafù, Mauro Pitrone e Chiara La Rosa.

Germanà, chiara sentenza Tribunale, avanti tutta

«Rigettata l’istanza dei signori del NO perché basata su ipotesi non concrete: la sentenza del Tribunale di Roma è chiara e non lascia spazio a interpretazioni, e anche stavolta, l’ideologia dei NO Ponte deve fare i conti con la realtà. Oltretutto, i giudici hanno sottolineato che non è stato dimostrato alcun danno ambientale legato al progetto. I signor NO a tutto se ne facciano una ragione: un ricorso inammissibile a un progetto che, grazie alla determinazione del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, è ormai all’ultimo step e consentirà lo sviluppo della Sicilia, del Sud e dell’intero Paese. Avanti tutta per la realizzazione della struttura più importante del secolo, dell’opera che permetterà la crescita economica e occupazionale dei nostri territori». Così in una nota il senatore messinese Nino Germanà, segretario in Commissione Trasporti a Palazzo Madama e Commissario della Lega in Sicilia.