14 Dicembre 2024 Giudiziaria

Violenza sessuale a ragazzina, condanna a 7 anni e due mesi

I giudici del Tribunale, presidente Antonino Orifici, giudici, Anna Elisa Murabito e Silvia Spina, su richiesta del pm Dora Esposito, hanno condannato l’imputato, un uomo di 54 anni, originario di Messina e residente in un paese dell'hinterland tirrenico situato tra Milazzo e Villafranca, ritenuta la sussistenza del vincolo della continuazione, alla pena complessiva di 7 anni e 2 mesi di reclusione. L’uomo è stato riconosciuto colpevole di violenza sessuale aggravata, in quanto commessa nei confronti di una ragazzina, figlia di amici di famiglia che, all’epoca, aveva appena 10 anni.

L’imputato è stato inoltre condannato al risarcimento dei danni in favore della vittima, divenuta nel frattempo maggiorenne tanto da costituirsi lei stessa parte civile con l’avvocata Piera Basile, liquidando in favore della vittima di violenza l’importo di 30.000 euro, somma già devalutata al momento del delitto, oltre alla rivalutazione monetaria e agli interessi legali sulla somma anno per anno rivalutata, da calcolarsi fino alla definitività della sentenza, quanto alla liquidazione e fino al soddisfo, quanto agli interessi, oltre al pagamento delle spese legali e processuali e ad una serie di pene accessorie.

LA VICENDA 

Il giudice delle indagini preliminari Giuseppe Sidoti, a febbraio 2023, aveva accolto la richiesta della Procura, rinviando a giudizio, con l'accusa di violenza sessuale aggravata a danni di una minorenne, l’allora 52enne O. F.. Il processo ha avuto inizio il 13 marzo dello stesso anno.

Le indagini sono nate dopo la querela presentata ai carabinieri dalla madre della minore, diventata nel frattempo maggiorenne, e difesa dall' avv. Piera Basile del foro di Barcellona.

I fatti risalgono al 2015 quando la minore, che all'epoca dei fatti aveva 10 anni, veniva portata dall'indagato (secondo il racconto della stessa bambina) in una strada isolata, con la scusa di farle vedere un gatto, per poi essere spogliata degli indumenti ed essere strofinata nelle parti intime con gli organi genitali dell'uomo. In un'altra occasione l'uomo avrebbe molestato la bambina all'interno dell'appartamento di quest'ultima, approfittando del fatto che si trovasse da sola. Soltanto nell'estate del 2021, la ragazzina, ormai adolescente, ha trovato il coraggio di raccontare tutto ai genitori i quali hanno subito denunciato l'accaduto. Dopo accurate indagini durate mesi, il sostituto Procuratore della Repubblica, Dott.ssa Dora Esposito, che si è avvalsa anche di un team specializzato di psicologi, ha emesso nell'estate 2022 l'avviso di conclusione indagini nei confronti dell'indagato a cui è stata contestata l'aggravante di aver commesso il fatto approfittando di circostanze di luogo tali da ostacolare la difesa pubblica o privata.