2 Dicembre 2024 Giudiziaria

Tutte le fotoIl sequestro al Papardo delle sale operatorie, interrogati il direttore generale Catena Di Blasi e il direttore sanitario Paolo Cardia

Foto di Enrico Di Giacomo - 

Si sono conclusi intorno alle 16 gli interrogatori di due delle sei persone che ricoprono ruoli amministrativi e medici all’interno del Papardo, iscritte nel registro degli indagati con l’ipotesi di omicidio colposo nell’indagine coordinata dal procuratore aggiunto Vito Di Giorgio e dalle pm Annamaria Arena e Alice Parialò sulle “morti sospette” di alcuni pazienti all’ospedale Papardo di Messina, che ha portato al sequestro delle sue sale operatorie di Cardiochirurgia da parte dei carabinieri dei Nas alla ricerca dei batteri “killer” e di eventuali difetti costruttivi su tre delle valvole cardiache impiantate sui malati.

Si sta indagando a ritroso su ventisette casi dubbi che si sono verificati riferiti a sepsi, shock settico, insufficienza multiorgano, endocardite batterica, ovvero patologie correlate a contaminazione batterica degli organi interni.

Intorno alle 14.30 è stato il turno del direttore sanitario Paolo Cardia, accompagnato dal legale di fiducia Salvatore Papa (foto). A seguire, intorno alle 15.30, ad essere sentita dai magistrati è stata il direttore generale Catena Di Blasi (foto) con gli avvocati Nunzio Rosso e Giovanni Mannuccia.

Entrambi gli indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere perché vogliono ulteriori documentazioni per poter avviare le interlocuzioni con la procura.

Cardia e Di Blasi si sono messi a disposizione degli inquirenti per collaborare nell’ottica di poter avere quanto prima nuovamente le sale operatorie disponibili e tornare alla piena operatività dell’assistenza. I vertici dell’ospedale presenteranno una memoria difensiva a cui allegheranno parecchia documentazione sanitaria ed amministrativa.

Ricordiamo che in questa fase dell’indagine sono indagati anche Vincenzo Manzi, direttore amministrativo; Francesco Patanè, direttore dell’Uoc di Cardiochirurgia; Maria Chiara Zucchetti, direttore della Uoc di Rianimazione, e Silvio Tommasini, responsabile della Terapia intensiva post operatoria.

Saltato, invece, per un vizio di forma il previsto sopralluogo mattutino dei tecnici del Chemlab di Catania nel reparto di Cardiochirugia per il prelievo di altri campioni da analizzare. Sarà rimandato ad altra data.