Crisi idrica, insorge il Pd: “Il sindaco sembra non capire gravità, Messina è a secco”
Da un lato i complimenti del governatore Schifani, dall'altro l'impegno assicurato dal sindaco Basile, in mezzo le critiche del Pd. Parliamo di emergenza idrica che anche Messina sta scontando come del resto l'intera Sicilia. Ma sulla gestione della crisi i Dem insorgono con una nota firmata dal Coordinamento Provinciale in cui bacchettano l'amministrazione comunale e chiedono un tavolo tra istituzioni.
La nota
"Di fronte alle segnalazioni esasperate di numerosi cittadini per la carenza idrica e per i disservizi vari nell’erogazione, le risposte del Sindaco Federico Basile e dell’Amministrazione Comunale sono risibili e preoccupanti. Il sindaco pare non comprendere l’aggravamento di una situazione che non è dovuta unicamente alla cosiddetta “emergenza” siccità, ma che invece rappresenta una conseguenza di quello che si è fatto, anzi di quello che non si è fatto in questi anni.
A fronte in una strategia di comunicazione farlocca, che trasformava semplici interventi di manutenzione ordinaria della condotta del Fiumefreddo, in azioni straordinarie, oggi arriva in città sempre meno acqua! la realtà è molto diversa. Se le perdite rimangono oltre il 55% come al momento dell’insediamento della Giunta De Luca, ci si domanda a cosa sono serviti tali interventi se la condotta principale del Fiumefreddo rimane ne più e ne meno quella di sei anni fa. Non solo non si è manutenuta la rete esistente ma non si sono cercate nuove fonti di approvvigionamento, preferendo impegnare le maestranze dell’Amam nella discutibile realizzazione di fontane luminose e musicali, buone per qualche spot elettorale, ma non sicuramente per ristorare le assetate famiglie messinesi.
Abbiamo centinaia di segnalazioni che confermano come in molte zone della città l’acqua non arriva, o comunque l’erogazione si limita a qualche ora e con una pressione insufficiente da non consentire il riempimento dei serbatoi collocati ai piani superiori. In questa situazione drammatica invece l’Amministrazione Comunale ostenta totale controllo della situazione. In città mancano anche le autobotti necessarie e quelle poche non riescono ad approvvigionare i tanti palazzi dotati di serbatoi privati. A fronte di questo disastro addirittura, il Sindaco si è pubblicamente compiaciuto per aver ricevuto i complimenti dal Presidente Schifani, che pare abbia dichiarato, in merito all’emergenza idrica, che a Messina si sta facendo un ottimo lavoro: e se lo dice chi non si è reso conto che si stava prosciugando un lago come quello di Pergusa e che 1/3 della Sicilia si stava desertificando, c’è da crederci … Lo stesso Schifani che non avrebbe finanziato i progetti del Comune che “troveremo il modo di finanziare”, dice Basile. Troveremo, faremo Ma quando? La città è a secco!
L’Amministrazione Basile – De Luca la smetta con questa insopportabile stucchevole propaganda e prenda atto di disservizi e del peggioramento complessivo della situazione, ammetta di avere sottovalutato la situazione, nei tempi e nei modi, offra alla città dati reali e non dati ammantati di una falsità negata da riscontri oggettivi, sia sull’attivazione che sulla portata reali dei pozzi, nonché sui tempi dell’erogazione. La misura è colma, la città non ha più fiducia in un’amministrazione che ha trascurato una questione così importante. Basile individui i responsabili e provi a costruire soluzioni a breve termine, coinvolgendo le altre istituzioni operanti sul territorio. Gli Assessori ai rapporti con le partecipate, Francesco Caminiti, e alla Protezione Civile, Massimo Minutoli, se non sono in grado di reagire e mettere in campo proposte operative concrete, dovrebbero trarne le opportune conclusioni per non avere programmato, prevenuto e definito una strategia che almeno limitasse i danni. Si istituisca un tavolo permanente a cui partecipino i rappresentanti del Genio civile, della Prefettura, del Comune e di Amam e di tutti quegli enti coinvolti nella gestione idrica per monitorare quotidianamente l’approvvigionamento idrico, le misure messe in atto per fronteggiare la crisi. Si definisca una ‘road map’ a breve termine concreta e sostenibile. Si parta dall’immediata interruzione dell’irrigazione delle aree a verde cittadine che utilizzano l’acqua potabile dell’acquedotto, si obblighino tutti i proprietari di fonti e pozzi privati cittadini, a contribuire in maniera solidale alla crisi idrica cittadina e si ottimizzi la gestione dei pozzi Amam.
Il Partito Democratico con responsabilità non si sottrae, specie in una situazione di questo tipo, a dare il proprio contributo di proposte, ma chiediamo all’Amministrazione Comunale uno scatto di serietà e trasparenza, altrimenti meglio sperare in ulteriore commissariamento come quello già avvenuto sul bilancio dell’ente".