IL QUESTORE EMETTE NOVE MISURE DI PREVENZIONE
Nell’ambito delle attività volte a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica, il Questore di Messina Annino Gargano ha emesso, all’esito dell’attività istruttoria svolta dalla Divisione Anticrimine, nove distinti provvedimenti di prevenzione personale, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti pericolosi per la tranquillità e la pacifica convivenza.
In particolare, nel quadro delle misure di contrasto alla c.d. “mala–movida”, è stato emesso un c.d. “Daspo Willy” nei confronti di due pregiudicati messinesi, coinvolti in una violenta rissa avvenuta nello scorso mese di aprile dinanzi un locale della riviera. Il provvedimento preventivo a carico dei due soggetti, adottato dal Questore nell’esercizio delle proprie prerogative quale Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, prevede il divieto di accesso e stazionamento nei locali della litoranea interessati dall’evento ed ha una durata di due anni.
Su segnalazione del Commissariato di Barcellona P.G., sono stati emessi due fogli di via obbligatori con divieto di ritorno nei confronti di due individui, di etnia rom, deferiti all’A.G. poiché trovati in possesso di strumenti d’effrazione e chiavi adulterine.
Su segnalazione del Commissariato di Milazzo e della Compagnia Carabinieri di Sant’Agata di Militello, sono stati invece emessi altri tre analoghi provvedimenti di divieto di ritorno rispettivamente nei confronti di un soggetto catanese, deferito per tentato furto all’interno di un supermercato del centro mamertino, e di due campani arrestati per una rapina commessa nei confronti di un’anziana donna derubata di vari monili ed oggetti preziosi a Militello Rosmarino, dopo aver tentato di truffarla.
Ancora, un soggetto catanese è stato raggiunto da foglio di via con divieto di ritorno dopo essere stato tratto in arresto dai militari della Compagnia Carabinieri di Patti e della dipendente Stazione di Gioiosa Marea per una truffa perpetrata, unitamente ad altro soggetto minore, ai danni di un’anziana donna, raggirata con l’abietta modalità di fingersi appartenenti alle Forze dell’ordine o avvocati al fine di farsi consegnare denaro e gioielli in cambio della millantata mediazione per risolvere presunti incidenti stradali commessi da congiunti delle vittime, incidenti in realtà mai avvenuti.
Ai destinatari dei fogli di via è stato intimato di lasciare il territorio dei comuni interessati dalle condotte illecite con divieto di farvi ritorno, senza preventiva autorizzazione, per periodi che vanno da uno a tre anni.
Infine, un provvedimento monitorio è stato emesso nei confronti di un soggetto milazzese, autore di condotte persecutorie nei confronti dell’ex compagna.